“Avezzano si conferma una città giovane, dinamica e orientata al futuro”. Così il consigliere comunale Nello Simonelli commenta i dati ISTAT, elaborati nel marzo 2024 e resi pubblici pochi giorni fa, che confermano il ruolo di Avezzano come la seconda città più giovane d’Abruzzo, seconda solo a Montesilvano, e la prima tra le città classificate come “polo” (Openpolis) della regione.

Con un rapporto di 100 under 14 ogni 159,9 over 65, Avezzano si distingue in un contesto demografico caratterizzato da un forte invecchiamento, superando nettamente sia la media italiana (100 under 14 ogni 182,6 over 65) sia quella abruzzese (100 under 14 ogni 202,5 over 65).

“Questi dati rappresentano una boccata d’ossigeno per la nostra città e per l’intera regione – sottolinea Simonelli –. Essere la città polo più giovane d’Abruzzo e un modello di vitalità demografica è motivo di orgoglio, ma anche di responsabilità.”

Avezzano batte capoluoghi come L’Aquila, Teramo, Pescara e Chieti, consolidando la propria posizione come centro dinamico e attrattivo per le giovani famiglie. “La nostra città sta dimostrando che, con politiche mirate e una visione chiara, è possibile invertire la tendenza negativa che segna gran parte del nostro Paese,” aggiunge il consigliere.

Simonelli invita l’intera comunità e le istituzioni a impegnarsi per consolidare questo risultato: “Dobbiamo continuare a investire nei servizi per l’infanzia, nelle opportunità educative e nelle politiche per la famiglia. Non possiamo nemmeno dimenticare, però, quella fascia di età che scollina i 20 anni di età ed arriva ai 40: chi è al suo interno va sostenuto anche lavorativamente, investendo sull’imprenditoria giovanile, sul sostegno al commercio di prossimità, attivandoci nel cercare di captare le possibilità di investimento e mettendole a terra nell’interesse del territorio. Solo così possiamo garantire un futuro di sviluppo e crescita per Avezzano.”

La pubblicazione dei dati rappresenta un momento di riflessione, ma anche di sprone per affrontare le sfide future: “Questi numeri non sono un punto d’arrivo, ma una base su cui costruire. Avezzano può e deve essere un esempio per tutta l’Italia,” conclude Simonelli.