Avezzano – Sono state molte le polemiche suscitate dalla mancata consegna del macchinario per processare i tamponi all’ospedale di Avezzano. La vicenda era finita anche su Rai 3 con il programma di Sigfrido Ranucci, Report. Nel corso di un’intervista rilasciata al noto programma, uno stizzito Marsilio, Presidente della Regione Abruzzo, risponde piccato all’intervistatore che lo incalza sui ritardi della sanità.
A un certo punto, alzando il telefono mima un’ipotetica telefonata negli States a un immaginario interlocutore di nome John e rispondendo al giornalista fa. «Ma lei pensa che uno, alza il telefono e dice – ehi John mandami il laboratorio pronto e fatto, e lo compro – ma lei pensa che siamo tutti scemi?»
Il macchinario di cui si parla è esattamente quello per il quale, la ASL1, il 14 dicembre scorso, pubblica un avviso, n° di protocollo 0279432/20, per sondare il mercato e valutare eventuali manifestazioni di interesse per la fornitura di un sistema in service di biologia molecolare PCR-RT per la ricerca dell’RNA del virus SARS-COV-2 in materiali biologici per le esigenze dell’UOC (Unità Operativa Complessa) Patologia Clinica Area Marsica – Presidio Ospedaliero di Avezzano.
Questo quanto si legge nell’oggetto dell’avviso, pubblicato proprio nei giorni in cui viene fatta l’intervista a Marsilio, che verrà messa in onda la settimana dopo, il 21 dicembre. La ASL1, richiede un macchinario in grado di processare fino a 96 campioni estratti e amplificati in meno di 6 ore, per un periodo di tre mesi, per sei giorni a settimana. La ASL1 prevede di fare 9.000 test per un importo presunto, a base d’asta, di 210.000 euro.
Nelle specifiche indicate è richiesto espressamente, vista l’urgenza legata al diffondersi della pandemia, che il macchinario debba essere disponibile in pronta consegna. Nella fornitura inoltre, deve essere compreso ogni reagente o componente necessario a svolgere tutte le fasi del processo. Si chiede inoltre che i reagenti siano in quantità coerenti con la numerosità dei campioni analizzati, e che l’operatività, sia svolta con l’intervento minimo dell’operatore.
Raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione, il dott. Massimo Pezzopane, Responsabile Unico del Procedimento, ci ha riferito che dopo le manifestazioni di interesse, che andavano presentate entro le ore 13:00 del 22 dicembre 2020, il vaglio del Dipartimento Servizi Biomedici, ha stabilito che solo due ditte avessero i requisiti richiesti per contendersi la fornitura del macchinario.
«Proprio ieri mattina.» ci dice il dott. Pezzopane «Ho sollecitato una risposta dai medici di Avezzano per avere il via libera a proseguire l’iter per istruire la gara secondo la procedura stabilita dalla legge.» Nel momento in cui viene redatto l’articolo, non sappiamo sei i medici abbiano fornito le risposte chieste dal RUP, di sicuro a oggi, il macchinario ancora non c’è, e nemmeno è partita la gara.