Avezzano – “Avezzano che risorge“, questa è la didascalia che accompagna una serie di immagini e cartoline che raccontano la ricostruzione della città negli anni immediatamente successivi al terribile terremoto del 1915. A breve, tra l’altro, verranno celebrati i 110 anni da quel tragico evento che mutò, in maniera radicale, la storia di Avezzano e della Marsica.

Nella cartolina d’epoca che vi mostriamo, è possibile osservare gli edifici che sorgevano al tempo lungo viale Antonio Salandra. Come specificato in un articolo di qualche tempo fa, ad Avezzano vi era una grande strada intitolata ad Antonio Salandra (1853-1931): politico italiano che fu, tra le altre cose, Presidente del Consiglio dei ministri dal 21 marzo 1914 al 18 giugno 1916, proprio nel periodo dal grave sisma.

Viale Antonio Salandra, negli anni successivi, venne rinominata. Oggi tutti conosciamo questa importante arteria viaria avezzanese come via Camillo Corradini, proprio nel cuore della città.

All’epoca in cui venne realizzato lo scatto, via Corradini non solo non esisteva ma aveva un aspetto molto diverso rispetto a quello attuale. Come si evince dalla descrizione, leggibile in alto a sinistra, dopo il terremoto, lungo via Salandra vennero ricostruiti edifici in grado di ospitare due banche: la Banca Marsicana e il Banco di Napoli. Inoltre, sempre lungo lo stesso tratto viario, erano stati costruiti gli Uffici giudiziari.

Si tratta, come evidente, di edifici dalle strutture ancora provvisorie. Tutto si trasformerà, gradualmente, nel corso degli anni, fino a divenire così come oggi tutti sappiamo.

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