Balsorano – Dopo l’affondo dell’ex Vicesindaco Gino Capoccitti sull’operato dell’aministrazione e nello specifico su quanto avvenuto nell’ultimo consiglio comunale, arrivano a stretto le risposte del Primo Cittadino Mauro Tordone e dell’attuale Vicesindaco Giovanni Tuzi.
TORDONE: “RESOCONTO DI CAPOCCITTI STRAVOLGE LA REALTA'” – “Lo scritto del Capoccitti è un resoconto di fatti appositamente e strumentalmente riportati in modo distorto per stravolgere la verità e dirottarla verso le proprie false ragioni.
Del resto è dal mese di settembre 2015 che il Capoccitti, da quando è uscito dalla maggioranza, sta cercando in tutti i modi di trovare consensi per far cadere l’amministrazione comunale. Ma evidentemente i suoi interlocutori dimostrano molta più responsabilità di lui, capendo che impedire a questa amministrazione comunale di concludere il mandato e portare a termine progetti importanti per il paese, come del resto evidenziato nelle linee programmatiche di fine mandato approvate nella seduta di consiglio comunale del 21 marzo scorso, sarebbe un grave ed irreparabile danno commesso nei confronti dei cittadini e del paese. Senza contare che un anno di presenza del Commissario Prefettizio, con competenza limitata all’ordinaria amministrazione, finirebbe per aggravare quel danno.
Ma veniamo a quanto accaduto nel Consiglio Comunale del 21 marzo scorso. Quello che lui definisce un “becero comizio elettorale da me tenuto per scopi politici” in realtà è stata l’esposizione del programma amministrativo relativo alle opere che l’amministrazione intende compiere entro il termine di scadenza del proprio mandato elettorale. Opere importanti e necessarie da eseguire o portare a termine, che il paese attende. Si tratta di attività fondamentale di programmazione regolarmente svolta dal Consiglio Comunale, ai sensi dell’art. 42, comma 2, lettera b, del D.Legis. 267 del 2000 (Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali), che evidentemente il Capoccitti mostra di non conoscere. Se poi a lui quella esposizione non è piaciuta, diversamente da quanto rappresentatomi dai cittadini presenti, ce ne faremo una ragione, in virtù della libertà di pensiero costituzionalmente riconosciuta in un paese democratico come il nostro. Pensiero però che non abbiamo avuto il piacere di conoscere durante la seduta di consiglio, perché il Capoccitti., anziché intervenire per discutere sui contenuti del programma, si è limitato ad inveire contro l’opportunità di tenere quell’argomento, che evidentemente a lui creava qualche sorta di fastidio per non essere tra coloro che quelle opere stanno portando a compimento. A quella importante deliberazione del nostro Consiglio Comunale daremo ampia diffusione, riservandoci peraltro di inviarla anche a Codesta Testata Giornalistica.
La squallida insinuazione poi che noi avremmo portato il secondo punto, per intenderci quello relativo ai P.R.U.S.S.T., per gettare fumo negli occhi di qualcuno respingo con forza e disgusto, anche perché la proposta di quella deliberazione è stata preparata da tempo dal Responsabile del Servizio Urbanistica, di indiscusso rigore professionale.
E stigmatizzo il modo vergognoso del Capoccitti di voler lasciare intendere che questa Amministrazione sia gestita solo dal sottoscritto e dall’attuale Vicesindaco Giovanni Tuzi. Non è così, e non lo è mai stato. La nostra è stata ed è una Amministrazione dove, oltre a quanto accade nelle riunioni di Consiglio, tutto è discusso e condiviso nelle frequenti riunioni di maggioranza che si tengono con la partecipazione di tutti gli amministratori. E lui lo sa, per avervi partecipato per tre anni e mezzo, fino a quando, cioè, dovendo lasciare, per accordi presi, la carica di Vice Sindaco ad altro Amministratore, non lo ha fatto con un brindisi ed una stretta di mano, ma sbattendo la porta.
Diversamente da quanto non fatto nella discussione sulle Linee programmatiche, il Capoccitti è invece intervenuto per contestare, nei contenuti e nel merito, il punto sui P.R.U.S.S.T., per intenderci il “Programma di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio” da tempo sostenuto dal Comune di Balsorano e da alcuni anni avversato dal Comune di Sora, programma che peraltro risulta in qualche modo anche confliggente con gli interessi della centrale idroelettrica Futura Service insediatasi da qualche tempo nel territorio del Comune di Balsorano e di proprietà del fratello del Sindaco di Sora.
Il predetto insediamento è stato possibile anche a seguito del comportamento omissivo del Comune di Balsorano, nell’anno 2011 quando il Capoccitti era Vicesindaco, che non si oppose alla autorizzazione unica rilasciata a favore della predetta Centrale, pur non essendoci né destinazione urbanistica idonea nè accordo di programma tra amministrazione comunale e richiedente, né si ritenne di portarne a conoscenza gli altri amministratori. E decorsero infruttuosamente i 90 gg previsti per il ricorso. E guarda caso oggi difende quella centrale, fornito di documentazione che solo ora, dopo tanti anni in maggioranza, porta dai banchi della minoranza all’attenzione dell’amministrazione.
Inoltre sempre sulla scia della esposizione di verità distorte il Capoccitti afferma che la Regione Lazio avrebbe, con la nota del 4.2.2016, confermato il proprio parere negativo del 2010, mentre invece ha comunicato di non poter esprimere ne’ parere positivo ne’ negativo se non riceve adeguata documentazione.
Infine respingo l’infido ed ingenuo tentativo di denigrare il mio lavoro e la mia presenza presso il Comune di Balsorano, posto in essere dal Capoccitti.
Non ci provi a scaricare sullo scrivente la responsabilità della mancanza del numero legale per l’approvazione della deliberazione di cui all’ultimo punto, che non trattava peraltro alcun argomento di natura politica, ma era semplicemente un atto amministrativo di modificazione di una convenzione già sottoscritta tra i Comuni di Balsorano, San Vincenzo Valle Roveto, Morino e Civita d’Antino. Se non si è potuto trattare quell’argomento non è stato per mia responsabilità, ma per l’assenza sua e di altri amministratori nella seduta del 21.3.2016. E’ vergognoso che indichi la mia assenza alla seconda convocazione del 22 marzo, peraltro dovuta a problemi di famiglia, come la causa del mancato raggiungimento del numero legale. Lui perché non si è presentato? Vorrei dire a questo signore che la mia assenza, per la prima volta in quattro anni ad una seduta di Consiglio, peraltro in seconda convocazione, peraltro con un solo punto all’ordine del giorno, è peccato veniale rispetto alle sue numerose assenze in Consiglio soprattutto negli ultimi tempi e soprattutto su tematiche importanti come quella scolastica, ma ancor più rispetto alla sua latitanza durante la nevicata del 2012, quando era vicesindaco della precedente amministrazione.
Ma ancora più squallido, infido e vergognoso è il suo modo di indicare il mio lavoro al servizio dello Stato da oltre 36 anni, svolto sempre in modo impeccabile e lodevole, come riconosciuto peraltro da vari attestati di servizio, con il termine dispregiativo di burocrate. Non ho mai fatto il burocrate né nell’attività di servizio, come Funzionario del Ministero dell’Interno, né come Sindaco di Balsorano, ma ho sempre dato al mio lavoro la massima spinta ed energia per conseguire obiettivi e risultati, nei tempi giusti, con i criteri dell’ economicità, efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa. Se qualcuno ha da fare critiche in tal senso pensi a se stesso ed alla propria impresa.
Al Comune di Balsorano ho sempre assicurato in questi anni di mandato la mia continua, costante e utile presenza, sacrificando interessi personali e familiari.
Né ho motivi per dare le dimissioni da Sindaco. Il popolo di Balsorano mi ha dato un mandato che non intendo tradire. Non sono solito tradire fiducie e maggioranze, come invece ha dimostrato di saper fare bene il Capoccitti. Finchè non ci saranno condizioni diverse, eventualmente da altri volute sotto la propria diretta responsabilità ed istituzionalmente sancite, resterò al mio posto a servizio dei cittadini di Balsorano.
TUZI: “SOLITE INESATEZZE TIPICHE DI CAPOCCITTI”
“In merito alla lettera aperta del consigliere Capoccitti pubblicata da Terre Marsicane, sento il dovere di fare delle precisazioni poiché nella stessa sono state riportate una serie di inesattezze proprie del comportamento abituale del Capoccitti stesso. Già in sede di dimissioni dalla carica di Vice Sindaco aveva rappresentato una situazione completamente falsa e volta solo a provare a mascherare, senza riuscirci, le reali intenzioni per cui aveva rappresentato le dimissioni.
Non avevo voluto commentare, in quella sede, ma non posso tacere ora. I balsoranesi devono conoscere la verità.
Proprio il consigliere Capoccitti, in sede di dimissioni, aveva parlato di una maggioranza nella quale prevalevano i personalismi. Certo, proprio lui parla di personalismi: uno che nel 2007, in sede di formazione della lista capeggiata da Francesca Siciliani, pretese che l’accordo con Rifondazione Comunista (in una accesa riunione tenutasi a Roccavivi) fosse condizionato alla sua nomina a Vice Sindaco; stessa cosa nel 2012, dove dichiarò la sua disponibilità ad essere della compagine con la stessa perentoria richiesta. Attaccato a quella poltrona per l’indennità di circa 400 euro mensile che ha percepito dal 2007 fino alle dimissioni del settembre scorso. Io mi comporto diversamente: quando il Sindaco Siciliani mi ha voluto in Giunta (senza che ne facessi assolutamente richiesta), ho subito fatto una lettera all’ufficio ragioneria rinunciando all’indennità. Non ho preso indennità per fare l’assessore e non la prendo ora per essere stato nominato Vice Sindaco. Capoccitti, diversamente, ha iniziato tutti i mal di pancia quando si è messa in discussione la sua carica di Vice Sindaco (e la sua indennità??). Quindi, i personalismi appartengono proprio a Capoccitti, e non certo a chi è rimasto responsabilmente a tenere in piedi l’Amministrazione Comunale.
Sulla strumentalità dei punti del Consiglio Comunale dello scorso 21 marzo, poi, si è toccato il fondo. Non solo perché non si capisce, oppure si fa finta, che il Consiglio è proprio l’organo istituzionale nel quale si discutono le scelte politiche dell’amministrazione, ma anche perché le rimostranze del Capoccitti (suggerite da qualche interessato??) relative alla centrale idroelettrica di Enersud hanno chiarito con tutta evidenza l’approssimazione con cui si pretende di fare l’interesse pubblico. I pareri negativi a cui il Capoccitti fa riferimento sono atti successivi all’accordo di programma stipulato nel 2002 grazie al quale il progetto PRUSST è partito e grazie al quale, proprio per la sua interregionalità, è stato ammesso a finanziamento. Qualche ente, per interessi di qualche privato, ha messo in discussione un suo precedente parere positivo per bloccare il tutto oppure per favorire altri interventi privati. E l’emendamento proposto dal sottoscritto era proprio per chiarire, per il tramite di un legale, se qualcuno ha anteposto interessi privati a quello pubblico. Forse qualcuno ha paura che si scopra qualcosa? Infatti proprio quando il Sindaco Tordone ha chiesto al Capoccitti da dove avesse preso quei pareri negativi (recentissimi e di cui il consigliere Laurini si era lamentato non essere stati messi a corredo della proposta di deliberazione) che lo stesso Capoccitti si è sensibilmente innervosito ed ha abbandonato l’aula usando toni anche volgari non degni di quel luogo. Erano presenti circa 30 persone che possono confermare. Giusto per parlare di escandescenze.
Sul terzo punto all’ordine del giorno, e sul fatto che alcuni consiglieri hanno abbandonato l’aula (per la verità alcuni anche con delle giustificazioni), penso che chi si prende la responsabilità di candidarsi a consigliere deve garantire la sua presenza in aula. Se non è favorevole alla proposta può tranquillamente astenersi o addirittura votare contro. Ma abbandonare l’aula è un segno di menefreghismo becero. Soprattutto per una delibera completamente tecnica e senza nessun contenuto politico.
Cosa molto grave, infine, è stata la confessione del Capoccitti di stare tramando per dimissioni di massa dei membri del consiglio al fine di far sciogliere il Consiglio Comunale. Cosa molto grave perché, in tale ipotesi, non potendosi più votare nelle date previste per le prossime amministrative, il Paese si troverebbe un Commissario ad acta per oltre 1 anno, con conseguente blocco di tutte le attività amministrative mentre sono in corso una serie di attività di cui il paese ha assolutamente bisogno. Attività elencate nel primo punto all’ordine del giorno del consiglio dello scoro 21 marzo che lungi dall’essere stato un argomento strumentale ha invece significato un mandato pieno all’Amministrazione a completare le innumerevoli azioni politico-amministrative già avviate.
Quindi, mentre l’Amministrazione cerca di portare a termine tutte le attività necessarie alla collettività di Balsorano, qualcuno pensa a bloccare il tutto per proprio tornaconto personale.
Pertanto, se proprio il Capoccitti sente il bisogno di andare a casa, considerata l’inutilità delle sue affermazioni in Consiglio e la pretestuosità degli argomenti che pone all’assemblea, coerentemente rassegni le dimissioni anche da consigliere e consenta ad altri di subentrare in Consiglio a portare a termine le attività per le quali Balsorano ha dato la fiducia a Tordone nel 2012 e che lo stesso Capoccitti aveva condiviso e propagandato (solo perché sarebbe stato poi Vice Sindaco??)”.