Avezzano – Si è concluso il processo a carico di Renato Boccabella, 68enne avezzanese, accusato del reato di bancarotta fraudolenta. Il gup del tribunale di Avezzano, Maria Proia, lo ha assolto “per non aver commesso il fatto”.
I fatti risalgono al 2009, quando andò in fallimento la srl Reedil e Boccabella, all’epoca legale rappresentante, finì accusato di aver sottratto, rendendole irreperibili, le scritture contabili necessarie per lo svolgimento delle operazioni contabili della società che era fallita. L’accusa è stata sostenuta dal pm Vincenzo Barbieri.
Il gup, accogliendo la tesi difensiva dell’avvocato Domenicantonio Angeloni, ha assolto Boccabella.