Avezzano – In un mondo in cui il calcio spesso, troppo spesso, si rende protagonista di polemiche ed episodi discutibili, l’incontro di ieri, tra le due tifoserie milanesi da sempre “nemiche”, sembra utopia: ed è proprio questo, forse, il senso più profondo del vivere appieno la propria fede calcistica, riuscendo a condividerla in modo intelligente e civile anche con l’avversario, in uno scambio di idee contrastanti che si fondono e regalano gesti di fair play che bisogna apprezzare.
Questa sera non sarà la solita sera…quella sera che sembrava così lontana è arrivata, è la sera della speranza, delle emozioni, dei sogni infranti: Inter o Milan, nerazzurri o rossoneri, Curva Nord o Curva Sud.
Sì, perché questa sera solo una delle due milanesi arriverà a sfiorare il tetto del mondo, in una sfida che sicuramente sarà teatro di emozioni è sensazioni indelebili per tutti gli amici del calcio.
E così, per stemperare un po’ quella pressione pre derby, l’Inter Club Avezzano e il Milan Club Marco Van Basten, hanno deciso di incontrarsi ieri pomeriggio per un aperitivo che incarna semplicemente il rispetto reciproco tra due tifoserie che nulla hanno da invidiare alle più grandi d’Europa: un plauso ai due presidenti dei club, Antonio Carlini per i nerazzurri e Angelo Murzilli per i rossoneri che, insieme agli altri membri dei rispettivi direttivi, hanno voluto dare un segnale importante anche a livello sociale, sottolineando la bellezza di poter essere “nemici” sempre restando “umani”.
Ore 21.00, semifinale di ritorno di Champions League, San Siro esploderà di energia, di cuori che pulsano all’unisono, di bandiere sventolate quasi come a voler toccare il cielo: godiamoci queste emozioni, godiamoci le attese estenuanti, i gol mangiati sotto porta, godiamoci le amicizie da spalti e gli sfottò sani e divertenti.
Un plauso ai due club avezzanesi che hanno dato un bell’esempio di sportività e condivisione, fondendo per qualche ora il nero con il blu del cielo e il rosso dell’inferno, quel nero che stasera tornerà al proprio posto, a ricordare che biscione e diavolo, vada come vada, porteranno comunque in alto il nome dell’Italia.