Abruzzo – Un duro colpo è stato inferto a una famiglia di allevatori a Sant’Eusanio del Sangro. Barbara Giallonardo ha condiviso un’immagine toccante di suo padre, un uomo di 70 anni, che si trova a fare i conti con l’orribile realtà di un attacco da parte di un branco di lupi.

Questi animali, simbolo di natura selvaggia e bellezza, si sono trasformati in aggressori, mietendo decine di pecore e infliggendo un colpo devastante non solo al patrimonio materiale, ma anche all’anima di chi ha dedicato la vita alla campagna.

La riflessione che Barbara, la figlia dell’allevatore Nicola, ha condiviso sui social è molto toccante e mette in luce il perenne “conflitto” tra gli animali selvatici e il lavoro e la vita degli uomini.

L’attacco dei lupi, oltre a rappresentare una perdita economica considerevole, ha portato con sé un carico di frustrazione e impotenza difficile da sopportare. Il dolore non si limita alla morte di 15 pecore e al destino tragico di altre, ma si estende all’impossibilità di rimuovere dalla mente le immagini di quella scena orribile.

Non è la prima volta che la famiglia deve affrontare eventi traumatici. Solo due mesi fa, hanno subito un furto in casa, un’ulteriore violazione della loro sicurezza e serenità. I ladri hanno invaso il loro spazio personale, portando via oggetti di valore, ma ciò che è stato rubato è andato ben oltre il materiale: è stata violata la loro intimità, la loro tranquillità.

La storia dell’allevatore Nicola, raccontata da Barbara, ci invita a considerare le conseguenze di un attacco che, sebbene naturale, colpisce profondamente la vita di chi ha dedicato tutto a un mestiere che ama.