Avezzano – Ad Avezzano è il giorno del dolore. In una Cattedrale gremita si sono svolti i funerali di Gioia Muliere, la 20enne che ha perso la vita la domenica di Pasqua, all’alba, in un terribile incidente d’auto. “Sei la piccola stella che indosso nei momenti in cui non ho luce. Sei l’immenso di un attimo andato, del mio sogno la parte migliore”: le note di “Piccola stella”, successo di Ultimo, hanno accolto la bara bianca all’ingresso in chiesa, accompagnando Gioia nel suo ultimo viaggio terreno.

Una folla commossa e silenziosa si è stretta attorno al dolore della famiglia, in particolare del papà Gianluca, della mamma Silvia e del fratello gemello Mattia. Tanti i visi rigati dalle lacrime. La chiesa si è riempita di persone che hanno voluto testimoniare il loro affetto per Gioia e fare sentire il calore alla sua famiglia, devastata da questa perdita. Gioia, nella sua breve esistenza, era riuscita a farsi amare da tanti. La 20enne si era costruita una vita piena, fatta di affetti, studio e passioni. È stato il parroco, nell’omelia, a cercare di dare un senso a un accadimento che ha lasciato sgomenta l’intera Marsica. “Siamo sconvolti per quanto accaduto. Siamo qui non per dare l’ultimo saluto a Gioia, ma solo per dirle ciao. Nel nostro cuore non dobbiamo avere pregiudizi, ma solo amore. La morte di Gioia ci ha oscurato. In questi giorni di festa è diventato improvvisamente buio.

Ma il signore verrà ad illuminare questa nottataccia per Silvia, per Gianluca, per Mattia. Il signore, cari genitori, diventerà la vostra consolazione. Consolare vuol dire stare insieme a chi è solo. Gioia ci chiede di non giudicare. Gioia ci chiede di amare come ha amato lei. In nome di Gioia, cerchiamo di essere uniti. Adesso che su questa storia si spegneranno i riflettori, cerchiamo di restare uniti. Silvia, Gianluca, Mattia: non siete soli, noi siamo con tutti voi. Il signore ci conceda la grazia di essere consolatori. A te, Gioia, chiediamo di stare vicino alla tua famiglia”.