Carsoli – Sarebbe stato un corto circuito nell’impianto elettrico la causa dell’incendio che ha completamente bruciato un autobus Atac a Roma. I passeggeri sono stati fatti scendere per il forte odore di fumo poco prima di un’esplosione da cui sono scaturite le fiamme. L’autista dell’Atac Pietro Onori, che ieri mattina si è trovato al volante del bus esploso vive a Contrada San Francesco, a Carsoli.
Dopo essersi assicurato che tutti i passeggeri fossero in salvo, Pietro Onori, ha chiamato la famiglia, per rassicurarli “ora sono in ospedale, è stata dura, ma sto bene”. A riportarlo l’edizione online de Il Messaggero.
Pietro, 35 anni, ha una compagna e un bambino piccolo di 4 anni. Ha imparato a guidare fin da giovane e per questo ha saputo reagire subito. Si è accorto che qualcosa non funzionava quando sul motore si è accesa la spia dell’avaria, ha visto il fumo uscire dalla parte posteriore del bus, ha bloccato il mezzo e ha fatto scendere tutti.
Poi ha impugnato l’estintore e ha cominciato a schizzare contro la navetta avviluppata dal fuoco ma le fiamme erano troppo alte.
Per fortuna sono arrivati i soccorsi.