Caldo estremo in Abruzzo, i Sindacati chiedono alla Regione misure urgenti per chi lavora nei cantieri e nei campi

Abruzzo – L’esposizione prolungata al sole rappresenta un pericolo serio per la salute dei lavoratori che operano nel settore florovivaistico/agricolo e nei cantieri edili, in particolare in condizioni di alta temperatura e umidità. Le Organizzazioni sindacali, preoccupate per la sicurezza e la tutela dei lavoratori in Abruzzo, hanno chiesto al Presidente della Regione, Marco Marsilio, di emanare un provvedimento per ridurre i rischi per la salute derivanti dalla prolungata esposizione al sole.

Il rischio di stress termico e colpi di calore è un problema comune in questi settori, dove i lavoratori sono esposti a temperature elevate e umidità elevate, aumentando il rischio di malattie e lesioni. Inoltre, l’esposizione prolungata al sole può causare problemi di salute a lungo termine, come la sindrome del caldo, la stanchezza e la diminuzione della capacità lavorativa.

I sindacati propongono il divieto di svolgere attività lavorative all’aperto tra le ore 12:30 e le 16:00, fino al 31 agosto 2024. Questo provvedimento si rende necessario per la tutela dei lavoratori che svolgono le loro mansioni dove l’esposizione al sole e alle alte temperature, come detto, può causare seri problemi di salute.

L’introduzione di questa misura di prevenzione, secondo le organizzazioni sindacali della nostra Regione, è supportata anche dai dati Inail, che nell’ambito del progetto Worklimate (Inail-CNR) ha messo a disposizione sul sito web www.worklimate.it le mappe nazionali di previsione del rischio di esposizione al caldo.

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