Cam a caccia degli utenti sommersi dell’acqua

Avezzano – Caccia aperta agli utenti sommersi del sistema idrico integrato: il progetto pilota messo in cantiere dalla governance del Cam per contrastare un fenomeno che pesa sul bilancio della società di gestione e, quindi, sugli utenti regolari, muoverà i primi passi a Luco dei Marsi, prima location del progetto pilota anti-irregolari dell’acqua. Obiettivo del consiglio di gestione del Consorzio Acquedottistico Marsicano Paola Attili (Presidente),Giuseppe Venturini (Amministratore delegato) e Armando Floris (consigliere) è quello di far emergere le utenze sommerse (si stimano almeno seimila allacci abusivi nella Marsica) per dar vita al “Catasto idrico”.

Alla base del progetto le banche dati di Comune, Cam e Catasto. Con la mappa realizzata incrociando gli “elementi stabili” sul territorio, ovvero immobili e terreni, a partire dalla prossima settimana gli operatori del Cam, che “non possono in alcun modo riscuotere soldi”, inizieranno le verifiche sul campo mettendo gli utenti sommersi con le spalle al muro. “La mission di proseguire il lavoro di risanamento del Cam affidataci dai sindaci della Marsica”, affermano Attili, Venturini e Floris, “ha una strada obbligata: attivare ogni azione utile per eliminare sprechi, ridurre i costi di gestione e contrastare con ogni mezzo chi pensa di poter usufruire di un servizio scaricando i costi sulla collettività. Non è tollerabile, in primis per rispetto di chi paga regolarmente ciò che consuma”.

Caccia aperta agli utenti sommersi dell’acqua, quindi, che saranno chiamati a pagare, almeno in parte, per aver usufruito “abusivamente” del servizio idrico integrato: gli irregolari pizzicati nei controlli incrociati, infatti, dovranno corrispondere alla società di gestione gli ultimi cinque anni di canone a forfait più gli interessi di legge. Il progetto pilota al via a Luco dei Marsi sarà esteso successivamente ad altri Comuni per complessivi 16mila abitanti: l’operazione sarà poi ampliata in tutto il territorio della Marsica. Obiettivo della governance del Cam nel corso del 2.016: stanare almeno 2mila utenti non in regola puntando a un recupero di 2milioni di euro.

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