Avezzano – È convocata per il prossimo 10 giugno, l’assemblea dei soci del CAM, che tornerà a prendere in esame le manifestazioni di interesse degli studi professionali che a gennaio avevano risposto a un bando pubblico per l’incarico di revisore legale dei conti dei bilanci, per il triennio 2020-2022. Il 18 maggio scorso, la riunione si era chiusa con un nulla di fatto perché i soci non si erano messi d’accordo su chi nominare.
L’impasse si era inesorabilmente insinuata nel dibattito quando, a coloro che sarebbero stati favorevoli a dare una proroga, per consentire alla società in scadenza di mandato di provvedere alla certificazione del bilancio 2020, si erano opposti quelli che avrebbero individuato in questa soluzione, un potenziale profilo di illegittimità che avrebbe esposto l’Ente, già in concordato, a eventuali poco opportuni ricorsi.
Stessa riflessione, aveva riguardato l’ipotesi ventilata da qualche socio, di procedere con un nuovo avviso pubblico per raccogliere nuove manifestazioni di interesse. Una soluzione poco praticabile perché sarebbe stato prima necessario annullare in autotutela l’elenco già acquisito, fornendo una motivazione fondata e credibile, cosa che non avrebbe comunque messo al riparo l’Ente da possibili ricorsi.
Lo studio in scadenza di mandato è la A.C.G. S.r.l. che figura anche nell’elenco dei 13 studi che hanno formulato l’offerta per il triennio 2020-2022, circostanza questa da cui sarebbe scaturita la proposta di qualcuno dei soci, di affidare nuovamente l’incarico alla A.C.G. la quale, conoscendo già i dati di bilancio, sarebbe stata in grado di approvare velocemente i conti del 2020, evitando ulteriori rinvii.
Il rinnovo dell’incarico alla A.C.G. è stato però osteggiato da chi invocava il principio di rotazione negli affidamenti delle consulenze, e quindi si è creata una situazione di stallo che ha determinato il rinvio della decisione. Va sottolineato che l’approvazione del bilancio consuntivo 2020 rappresenta un importante adempimento perché certificherebbe il ritorno in bonis del Consorzio, dopo l’omologa del Concordato.
Queste probabilmente saranno state le considerazioni che hanno motivato la proposta di chi avrebbe voluto affidare nuovamente la consulenza allo studio in scadenza, ovvero, da un lato, la necessità di non perdere ulteriore tempo prezioso, dall’altro l’urgenza di tornare ad affacciarsi con una rinnovata credibilità sul mercato dei capitali.
A questo punto, è probabile che ai circa 6 mesi trascorsi dal recepimento delle offerte, senza aver affidato l’incarico, si aggiungeranno ulteriori ritardi, perché chiunque sarà il nuovo revisore, avrà bisogno di tempo per analizzare i conti dell’azienda e inquadrarne correttamente il profilo finanziario, prima di esprimere un giudizio compiuto e esaustivo. Solo allora, i Sindaci-Soci, avranno a disposizione tutti gli elementi per votare consapevolmente il bilancio 2020