Cammino dell’Accoglienza, 3 giorni di trekking dalla Valle Roveto ad Avezzano attraverso la montagna di Luco e la cresta del Salviano

Cammino dell'Accoglienza
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Marsica – Il Cammino dell’Accoglienza rievoca i luoghi simbolo della II Guerra mondiale e della Resistenza, nonché l’altruismo delle popolazioni locali che con grande spirito di sacrificio accolsero centinaia di prigionieri alleati.

Il Cammino attraversa l’intera Valle Roveto, area di confine tra Abruzzo e Lazio, incassata tra alte montagne: a destra del Liri i Simbruini-Ernici, le cui cime raggiungono quote superiori ai 2.000 metri, ed a sinistra del fiume le propaggini montuose del Parco Nazionale d’Abruzzo. La Valle, una delle più affascinanti dell’Abruzzo, è caratterizzata dall’abbondanza delle acque e dalla presenza di maestose foreste – faggio, querce, castagne, ulivi -.

Nei folti boschi rovetani nel medioevo i monaci fondarono, in luoghi inaccessibili, eremi e chiese rurali ancora oggi esistenti. La Valle, un tempo terra di orsi e di briganti, ha costituito nel corso dei secoli il naturale luogo di passaggio di eserciti in guerra, della truppe romane durante le Guerre Sociali alle truppe tedesche ed alleate durante la II Guerra Mondiale, che trasformarono la Valle, per lunghi 8 mesi, in una dei tanti teatri di guerra del secondo conflitto mondiale.

Il “Cammino” superata la Valle Roveto nelle gole del Liri a Pescocanale, raggiunge le montagne di Luco, l’antica Angizia dei Marsi, e poi la piana del Fucino, un tempo occupata dal 3^ lago d’Italia, prosciugato alla metà dell’800. L’itinerario di trekking termina ad Avezzano, moderna città, la quinta d’Abruzzo, interamente distrutta prima dal terremoto del 1915, solo una casa ancora oggi esistente rimase in piedi, e poi dalla bombe della II Guerra Mondiale.

Fonte Il Cammino dell'Accoglienza 

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