Abruzzo – La capitaneria di Porto di Pescara ha salvato un cane pastore abruzzese in difficoltà in mare. L’atipica operazione congiunta tra la capitaneria di Porto, la Polizia di Stato e i cittadini di Pescara ha dimostrato l’importanza della collaborazione e della solidarietà nella comunità.
Tutto è iniziato quando un cane bianco di grossa taglia è stato avvistato in difficoltà nelle acque del mare pescarese. Immediatamente, la sala operativa della Capitaneria di Porto è stata allertata e una motovedetta è stata inviata sul posto. Nel frattempo, due agenti della Polizia di Stato, a bordo di un natante più piccolo, hanno tentato di raggiungere l’animale, ormai stremato.
Grazie al tempestivo intervento congiunto, il cane è stato recuperato e portato in salvo. I militari della Guardia Costiera lo hanno avvolto in una coperta termica e lo hanno soprannominato “Nettuno”, in onore del dio romano del mare.
Il cane, un pastore abruzzese, è stato affidato alle cure dei veterinari e della Polizia Municipale di Pescara. Purtroppo, non aveva il microchip, rendendo impossibile identificare subito il proprietario.
L’operazione di soccorso è stata un esempio di collaborazione e solidarietà tra le forze dell’ordine e i cittadini, dimostrando che anche in situazioni difficili, la comunità può unirsi per aiutare chi ne ha bisogno.