Il trasferimento del terminal bus dalla stazione Tiburtina ad Anagnina sta sollevando in questi giorni sentite proteste tra gli utenti e le associazioni per le difficoltà che i viaggiatori abruzzesi si trovano ora a dover affrontare, soprattutto alla luce di altri fattori di disagio cronici come l’insufficienza della rete ferroviaria e un alto costo dell’autostrada.
La Giunta romana, con deliberazione n. 189 del 16 ottobre scorso divenuta esecutiva il 5 novembre, ha approvato all’unanimità la “Delocalizzazione dell’autostazione per i mezzi adibiti a trasporto pubblico interregionale, nazionali ed internazionali all’interno del nodo Anagnina”. Il progetto per la realizzazione dei lavori è definitivo, e si è reso necessario, si legge in premessa, a fronte delle “rilevanti criticità” connesse con l’attuale assetto del terminal di largo Mazzoni. Verranno inoltre messi in atto “nell’immediato” tutti i provvedimenti amministrativi per “procedere allo sgombero dell’area”, considerata
“la complessiva situazione di pericolo per l’ordine e la sicurezza determinata dalle modalità arbitrarie con cui la società Tibus srl continua abusivamente a mantenere il possesso dell’area e a gestire il servizio”.
Una situazione
aggravata ulteriormente dal comportamento reticente del medesimo soggetto [Tibus srl] a comunicare dati aggiornati circa l’esatto flusso di mezzi e passeggeri.
Secondo la società, però, l’area è oggetto di una legittima concessione e per la sua occupazione la Tibus verserebbe al Comune di Roma un regolare canone annuale.
Secondo la recente delibera, la zona individuata per ospitare il nuovo terminal sarebbe “uno dei principali e strategici nodi di scambio presenti sul territorio di Roma”, in prossimità della metro A e altre fermate e capolinea di autobus gestiti da Atac e Cotral. Viene però a mancare, rispetto al terminal Tiburtina, la diretta prossimità a una stazione ferroviaria. Il progetto di riqualificazione costerà in tutto 624.681,82 euro, inseriti nel Piano investimenti capitolino 2018-20 dopo l’approvazione della variazione al bilancio.