Avezzano – Sciopero bianco organizzato dagli studenti delle scuole superiori di Avezzano per la giornata di oggi. I ragazzi resteranno nelle loro case ad eccezione dei rappresentanti di istituto che si sono dati appuntamento nella mattinata, per incontrare i referenti di TUA S.p.A. nel massimo rispetto delle norme anti Covid-19.
L’obiettivo è sensibilizzare sia TUA che le istituzioni, affinché trovino soluzioni serie circa il sovraffollamento dei mezzi di trasporto che tutte le mattine concentrano nei plessi scolastici della città centinaia di studenti provenienti da tutta la Marsica.
Secondo gli studenti, sui mezzi non è possibile rispettare il distanziamento, e questo è il principale fattore che determina l’insorgenza del rischio di contagio che mette a repentaglio la salute di chi viaggia ma anche dei familiari di chi, dopo aver preso il mezzo pubblico, poi torna a casa.
«Vogliamo una didattica in presenza con diritto allo studio, ma esigiamo un trasporto in sicurezza nella tutela della salute di tutti.» Questo il messaggio che i rappresentanti d’istituto stanno veicolando sui media.
L’emergenza sanitaria in atto, rappresenta la condizione per la quale i Sindaci, non solo hanno la responsabilità di vigilare sul territorio comunale, ma anche quella di intervenire, con poteri d’urgenza, nell’ambito delle direttive impartite dal Ministro dell’Interno, se l’incolumità dei cittadini è in pericolo.
La recrudescenza della pandemia, con questa seconda ondata che sta investendo in pieno la Marsica, è senza dubbio una circostanza che mette sulle spalle dei sindaci l’onere di decisioni gravose che tuttavia andranno prese.
Infatti nella serata di ieri il Sindaco Di Pangrazio ha emanato un’ordinanza con la quale ha disposto la chiusura delle scuole superiori dal 24 ottobre al 13 novembre. Nell’ordinanza è scritto che nonostante le misure di prevenzione adottate abbiano permesso un controllo efficace dell’infezione, l’esame dei dati epidemiologici dimostra che la stessa persiste ancora, con un progressivo aumento la diffusione del virus.
La sospensione riguarda le attività didattiche in presenza, con consequenziale passaggio per le classi del secondo biennio (terzo e quarto) e dell’ultimo anno alla didattica a distanza (DAD), al fine di garantire la continuità scolastica in modo strutturato e organizzato; sono escluse le classi terze degli Istituti professionali che, durante il periodo di vigenza della presente ordinanza, sostenere l’esame di qualifica professionale
Il documento continua informando che il fenomeno sta coinvolgendo tutti gli istituti scolastici del territorio, di ogni ordine e grado, con numerose classi, messe in quarantena a seguito della positività al virus di docenti e/o alunni/studenti e/o altro personale, con gravi disagi per le famiglie interessate.
La priorità al momento è tutelare la salute pubblica, vista la situazione eccezionale e straordinaria dell’emergenza sanitaria, suscettibile di evoluzione negativa, legata anche al sovraffollamento dei mezzi pubblici, tema rispetto al quale Di Pangrazio aveva già chiesto conto al Presidente di TUA con una lettera, senza aver ancora ottenuto alcuna risposta.
Insomma, non è facile di questi tempi, indovinare la cosa più giusta da fare, e solo il futuro dirà chi ha saputo gestire al meglio la situazione. Intanto l’iniziativa degli studenti dimostra un approccio maturo e collaborativo da parte dei giovani che vogliono stare al fianco delle istituzioni e dare una mano per far fronte all’emergenza.