Capistrello e Centro Unico Prenotazioni. Gli utenti lamentano disservizi per lo scarso tempo di apertura dello sportello

Capistrello – Sempre più frequenti i disservizi presso il Centro Unico Prenotazioni dove i limitati tempi di erogazione del servizio, creano spesso, malumori e rimostranze fra gli utenti.

Abbiamo avvicinato un gruppetto di ottuagenari nei pressi del CUP che ci hanno raccontato cosa succede, ormai con cadenza regolare, durante i giorni in cui il centro è aperto. Va detto che ognuno di loro ha speso parole di gratitudine per gli operatori che prestano servizio nel centro.

«Non è colpa loro se devono lavorare con la pressione di tante persone che si presentano la mattina senza sapere se riusciranno a prenotarsi per la volta dopo. Spesso il computer è lento e allora certi si arrabbiano, altri sbuffano, poi c’è chi pretende di avere il servizio perché è arrivato in tempo, dentro l’orario previsto.»  

Ci viene detto che dalle 8.15 alle 10.00 si effettuano le analisi, mentre dalle 10.00 alle 11.30 si fanno le prenotazioni per tornare a fare le analisi nei giorni successivi.  Il problema è che in quelle scarse due ore, fra le 8.15 e le 10.00 non si riesce ad assorbire tutta l’utenza che arriva al Cup, dove, una volta pagato il ticket, ci si accomoda nella saletta adibita ad ambulatorio per sottoporsi al prelievo.

Evidentemente nel poco tempo disponibile, non si riesce a rispondere a tutti gli utenti, finendo puntualmente per sforare gli orari previsti, tanto che alle 11.00 – 11.15, c’è ancora gente in coda per pagare il ticket per le analisi. Ciò vuol dire che coloro che si presentano nell’orario dedicato alle prenotazioni, non hanno la possibilità di farle, perché lo sportello è ancora occupato da quelli che devono fare il prelievo nella mattinata, e in ogni caso, alle 11.30 si chiude.

A chi ha provato a muovere qualche rimostranza, è stato risposto che alle 11.30 la ASL chiuderebbe l’accesso alla piattaforma. Per questa ragione l’operatore del Cup non può più procedere all’inserimento delle richieste di prenotazione. Di certo, il presidio andrebbe messo nelle condizioni di poter garantire il servizio a tutti, magari aumentando il tempo di apertura, almeno fino alle 12.30 – 13.00, soprattutto in considerazione del fatto che gran parte dell’utenza è rappresentata da persone anziane costrette a tornare più volte per prenotarsi.

«Speriamo che il Comune si faccia sentire da quelli della ASL. Paghiamo le tasse e ci meritiamo un minimo di servizio. Non chiediamo la luna.» Questo l’appello lanciato all’amministrazione comunale, che certamente non lo lascerà cadere nel vuoto.         

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