Capistrello – Da giorni a Capistrello si dibatte sulla contaminazione della rete idrica interna della scuola elementare e materna di S.Barbara, dove a più riprese si è presentato il problema di acqua maleodorante e contaminata con grave disagio per i bambini, i docenti e gli operatori. I consiglieri comunali di opposizione del gruppo Un Paese in Comune hanno preso posizione per sgombrare il campo da troppe polemiche e strumentalizzazioni, al fine di chiedere definitiva chiarezza all’Amministrazione comunale.
“Sono ormai due settimane che la comunità locale è alle prese con la vicenda riguardante le contaminazioni della rete idrica interna alla Scuola elementare e materna di Santa Barbara. La questione sta generando confusione e il dibattito sulla vicenda lascia sempre più spazio a strumentalizzazioni e polemiche alimentate anche dall’esposto annunciato alla stampa dal Sindaco per procurato allarme. Queste azioni provocatorie non hanno nulla a che fare con quello che dovrebbe essere l’unico obiettivo comune di fronte ad una tale situazione: chiarezza per l’incolumità dei bambini, dei docenti e degli operatori.
In qualità di Consiglieri comunali, e nello svolgimento delle responsabilità che la legge prevede in capo al ruolo pubblico ricoperto, ci siamo attivati sin dai primissimi eventi che hanno dato inizio alla lunga vicenda che perdura ormai da circa quindici giorni. Abbiamo effettuato appositi accessi agli atti amministrativi presso gli Enti interessati dell’inconveniente igienico-sanitario e garantito il nostro apporto per la positiva risoluzione della vicenda. Da tali accessi agli atti è stato possibile evidenziare lo sviluppo cronologico della situazione come riportato nelle analisi e che ha evidenziato in modo inequivocabile come i valori di escherichia coli, batteri coliformi e enterococchi al 6 aprile erano oltre i 200 mpn/100ml e dunque non conformi alla legge. A seguito della prima sanificazione della rete, il giorno 7 aprile tali valori erano scesi a circa 16 mpn/100ml e comunque non conformi alle previsioni normative. Solo a seguito delle ulteriori sanificazioni i valori sarebbero rientratei nei parametri, ma nonostante questo, il 19 aprile, a ben 13 giorni dai primi eventi, il problema delle acque maleodoranti si è ripresentato per motivi non ancora sufficientemente chiari con la conseguente esposizione al rischio per la salute di tutti coloro che sono ospitati nella scuola.
Va detto, per la verità, che tali analisi sono state ottenute dai sottoscritti per mezzo di apposito accesso agli atti presso il C.A.M. spa, società di gestione del servizio idrico, in quanto non erano presenti tra gli atti forniti dall’Amministrazione comunale. In particolare gli atti forniti dal Sindaco in data 20 aprile erano completi esclusivamente delle analisi risultate “conformi” mentre le analisi che presentavano seri problemi di contaminazione batterica, e dunque “non conformi”, non sono state mai fornite agli scriventi dall’Amministrazione comunale. Allo stesso modo, tali analisi, rimaste nascoste fino a quando i sottoscritti non ne hanno rilevato l’esistenza, in tutti questi giorni non sono state fornite al Dirigente scolastico né di tali valori sono stati informati per tempo i genitori degli alunni.
Considerato, dunque, che è stato chiarito, finalmente, come i valori riscontrati dalle prime analisi del 6 e 7 aprile erano evidentemente fuori dai parametri di legge e tenuto conto che il cattivo odore dell’acqua si è ripresentato a distanza di giorni, tanto da determinare la necessità di chiudere la scuola per il giorno 19 aprile, riteniamo opportuno e utile proporre all’Amministrazione comunale di attivarsi per la definitiva risoluzione della questione.
Riteniamo, in particolare, che al fine di scongiurare ulteriori polemiche e strumentalizzazioni della vicenda sia necessario richiedere tempestivamente un intervento della competente ASL che possa sgombrare il campo dagli eventuali rischi per la salute nei confronti di tutti coloro, a partire dai bambini, che nei giorni scorsi sono stati esposti ai gravi rischi derivanti dalle contaminazioni batteriche di cui alle citate analisi, considerato che agli atti non risulta alcun documento ufficiale degli uffici dell’Azienda sanitaria locale che escluda rischi per la salute umana.
Inoltre, sempre al fine di porre fine alla rincorsa di voci incontrollate sulla questione, chiediamo all’Amministrazione comunale di organizzare un incontro pubblico in cui dare definitiva chiarezza sui dati, sull’attuale rientro dei parametri a livello di sicurezza, sul perchè tali analisi sono rimaste nascoste fino al nostro intervento, sulle motivazioni per le quali, nonostante gli alti livelli di contaminazione batterica nei primi giorni di analisi, non è stata emessa alcuna ordinanza di chiusura della scuola né di divieto d’uso dell’acqua per scopi umani lasciando esposti al rischio bambini e operatori.
Chiediamo con forza che l’unica vera preoccupazione dei soggetti chiamati ad occuparsi della vicenda sia esclusivamente la sicurezza dei bambini e degli operatori scolastici evitando di alzare il livello della sterile polemica: da questo punto di vista riteniamo profondamente sbagliata e provocatoria l’azione del Sindaco che ha voluto proporre alle forze dell’ordine un esposto per procurato allarme. Preoccupiamoci di fare definitiva chiarezza sulla vicenda e non di provocare la polemica su temi così delicati”.