Il sindaco di Capistrello bacchetta il PD di Capistrello e la risposta del segretario non si è fatta attendere
Capistrello – Botta e risposta fra Partito Democratico e Sindaco di Capistrello per la strada provinciale Simbruina. Oggetto del contendere sarebbe, stando al contenuto di un post pubblicato dal primo cittadino, la primogenitura delle iniziative volte a sensibilizzare le istituzioni sovracomunali sull’urgenza degli interventi per ripristinare la viabilità dell’importante arteria interregionale che unisce il Lazio all’Abruzzo.
«Questo è quello che fanno le Amministrazioni.» scrive Francesco Ciciotti sulla sua bacheca Facebook, snocciolando date e numeri di protocollo per dimostrare il suo impegno, come sindaco, insieme a quello di Filettino, nel chiedere il trasferimento della gestione e della manutenzione della SP63 Simbruina, all’ANAS.
Alla richiesta, inoltrata lo scorso autunno anche alla Regione Abruzzo, quest’ultima rispose avallando sostanzialmente la proposta arrivata dai due comuni, ma a tutt’oggi, l’Anas non ha ancora fatto sapere se è della stessa idea della Regione, e il dettaglio non è trascurabile, dal momento che senza il suo assenso non se ne farà nulla.
«Siccome il tema riveste primaria importanza per ripristinare il collegamento tra i Comuni di Capistrello e Filettino e delle Regioni, Abruzzo e Lazio, le forze politiche che di recente hanno manifestato interesse alla risoluzione del problema, sono cortesemente invitate a seguire i canali istituzionali ovvero coordinare le iniziative da intraprendere con le Amministrazioni Comunali interessate.»
Questa la chiosa del sindaco di Capistrello che bacchetta, di fatto, il PD di Capistrello, unica forza politica strutturata in paese, che nei giorni scorsi, tramite il segretario del circolo locale, Alessandro Lusi, aveva assunto l’iniziativa di una raccolta firme con una petizione avente per oggetto proprio la riapertura della strada provinciale Simbruina.
Non è chiaro se la reprimenda del Sindaco fosse indirizzata anche al Senatore del M5S, Primo Di Nicola che si era recato sul posto per sincerarsi della situazione, scrivendo a sua volta, un post sul suo profilo, dal titolo, vergogne Italiane, con chiaro riferimento allo stato di abbandono della strada. La risposta del segretario del PD al Sindaco, non si è fatta attendere.
«Il sindaco non ha il coraggio di dirlo ma evidentemente si riferisce all’iniziativa presa da me e dal nostro circolo PD per la raccolta di firme volta a sollecitare l’intervento delle istituzioni affinché si trovi una soluzione per mettere la parola fine alla gravosa situazione dalla strada provinciale Simbruina che collega i due confini tra Abruzzo e Lazio.»
Lusi, nella sua replica dice di faticare a credere che Ciciotti possa aver rilasciato tali affermazioni, su un tema che invece dovrebbe interessare tutti i cittadini. «Non so se abbia letto la nota che ho scritto a lui e agli altri sindaci, ovvero se sia riuscito a comprenderne il vero significato. Registro tristemente che l’unico riscontro fuori luogo è a firma sua, ignorando, o forse facendo finta di non sapere, che tra i destinatari c’è anche il Sindaco di Capistrello – pec inviata in data 18 maggio – Non capisco quindi come faccia a dichiarare che non siano stati intrapresi canali istituzionali.»
Il segretario del circolo del PD si dice sconcertato. «Ciciotti, anziché ringraziare per il supporto, puntualizza come per rivendicare un ruolo che evidentemente sente molto debole dopo tante peripezie; infatti, fu lo stesso sindaco, nel lontano 2013 – allora consigliere di minoranza – ad organizzare passerelle politiche con tanto di stampa, annunciando l’imminente inizio di lavori per la messa in sicurezza della stessa strada. Eppure, all’epoca, forse per soli scopi propagandistici, non si curò di interpellare alcun amministratore. Ora dopo tanti anni di annunci e nulla di fatto, la nostra mobilitazione sta generando un grande interesse, speriamo utile.»
«Mi sarei aspettato una chiamata, un riscontro alla pec, cosi come fatto dagli altri sindaci, e invece nulla; per non parlare del totale disinteresse sulla raccolta firme. Dispiace constatare, che ad oggi, nessuno della sua maggioranza abbia aderito all’iniziativa online. La tematica non dovrebbe avere colori politici, tantomeno appartenenze. Cosa lo ha spinto a rispondere tramite social network a distanza di un mese? Forse qualcosa si sta muovendo, e tutto sommato è servita anche la petizione online?»
«Ancora una volta.» conclude Alessandro Lusi «Assistiamo ad un ridicolo scivolone da parte di chi pretende collaborazione, ma che, non appena può, è pronto per prendersi i propri meriti. Meriti, che in questo caso, sarebbero stati dell’intera popolazione.»