Carabiniere ferito, Di Stefano (Nuovo Sindacato Carabinieri): “il taser aiuterebbe la risoluzione di questo tipo di eventi in modo rapido e in sicurezza”

Avezzano – L’aggressione avvenuta davanti alla Caritas ai danni di un carabiniere della Compagnia di Avezzano ha destato molto clamore e tutto il mondo politico marsicano (e non solo) ha espresso solidarietà al militare, ricoverato al Nosocomio di L’Aquila nel reparto maxillofacciale.

Alcuni politici, in primis Matteo Salvini, hanno proposto l’utilizzo del taser, una pistola elettrica che stordisce il soggetto colpito attraverso l’uso dell’elettricità, come deterrente per simili episodi.

Sull’argomento è intervenuto anche Roberto Di Stefano, Segretario Nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri e responsabile Centro Italia.

Ogni turno di servizio sulla strada include quel tipo di rischio che è legato alla nostra professione. Questo lo sappiamo, ne siamo professionalmente consci e conviviamo con questo aspetto, ma sicuramente alcuni aspetti vanno evidenziati” dichiara il Segretario “innanzi tutto è da diverso tempo che ogni volta che qualsiasi Carabiniere in ogni intervento è influenzato negativamente dalla possibilità che ogni suo ingaggio fisico possa essere oggetto di attenzioni penali e civili. Chiaramente andare su un intervento che presuppone e poi obbliga una opposizione fisica impone uno stress che può limitare una azione che in certi frangenti deve essere decisa e ferma, proprio per limitare conseguenze più gravi sia per i militari operanti che per altre persone coinvolte”.

Un equipaggiamento ergonomico e un sistema di difesa elettronico come il taser, promesso da anni ma ancora non distribuito per tutte le pattuglie” continua Di Stefano “aiuterebbe la risoluzione di questo tipo di eventi in modo rapido e soprattutto in sicurezza non solo per le Forze di Polizia ma anche per evitare escalation di violenza che possono coinvolgere altre persone”.

“Il Nuovo Sindacato Carabinieri già da diverso tempo ha chiesto alla catena gerarchica di accelerare il processo di distribuzione sia del taser che di qualsiasi nuovo tipo di equipaggiamento logistico che possa agevolare il lavoro dei Carabinieri. Facciamo servizio in camicia, cravatta, giacca, berretti, bandoliere e altri orpelli che limitano una agibilità operativa. Sarebbe il caso di pensare alla sostanza e di smetterla di preoccuparsi  solo della forma.”

“Un saluto di pronta guarigione al Collega ricoverato qui a L’Aquila in attesa di intervento, chiaramente NSC ha già offerto tutto il supporto necessario attraverso i nostri responsabili Aquilani” conclude infine il Segretario rivolgendo un pensiero al Carabiniere ferito.

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