Avezzano. Il CPIA, Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti, con la Dirigente Scolastica Claudia Scipioni, garantisce da anni (prima come CTP di Avezzano) un’ampia offerta formativa per favorire il rientro in formazione scolastica e l’apprendimento per tutta la vita (Lifelong Learning, sancito dalla Conferenza di Lisbona, 2000) agli ospiti della Casa Circondariale di Avezzano.
In questo anno scolastico sono state realizzate diverse attività: licenza media, certificazione delle competenze dell’obbligo scolastico, alfabetizzazione di Italiano per stranieri, corso di lingua Inglese, corso di scrittura creativa, corso di informatica, e cineforum didattico.
Il giorno 11 aprile 2017, nell’ambito del progetto “Carcere e scuola: ne vale la pena?”organizzato dal CPIA di L’Aquila in collaborazione con la Casa Circondariale a custodia attenuata di Avezzano, si è svolto il primo incontro tra ospiti della Casa Circondariale e studenti e docenti degli Istituti di Istruzione Secondaria di Avezzano “V. Bellisario”, “B. Croce”, “G. Galilei”, “E. Majorana”, “A. Serpieri” e “V. Pollione”. Le docenti del CPIA Prof.ssa Emili Marilena e Piccirillo Fabiola, responsabili del progetto, hanno facilitato e guidato l’esposizione dei vari interventi.
La sessione di lavoro e confronto si è aperta con l’accoglienza da parte della Direttrice della Casa Circondariale Dott.ssa Angeletti Anna, che ha fornito informazioni sulla struttura e la sua organizzazione, ha quindi fatto un excursus storico sulla “pena”.
Si è proceduto con la visione di alcune scene di filmati sulla “Funzione della pena”. Il Commissario Laurenti Cristiano ha esplicitato il ruolo e le funzioni della Polizia Penitenziaria. L’educatore Sidoti Michele ha fornito il suo contributo facendo conoscere l’intervento trattamentale rieducativo con l’equipe socio-psicologica e sulla motivazione al cambiamento.
Molto emozionante è stato il racconto da parte di uno degli ospiti della Casa Circondariale sul primo ingresso in carcere. Sono stati letti alcuni componimenti svolti nelle ore di scuola dagli ospiti della Casa Circondariale relativi a “La mia giornata”, “La vita in carcere” e “La domandina”.
L’incontro si è concluso con un intenso e coinvolgente dibattito sulle molteplici tematiche proposte tra tutti i partecipanti.
L’esperienza è risultata proficua e stimolante e ha indotto una serie di riflessioni importanti sulla Casa Circondariale e i suoi operatori, sulla legalità, sui pregiudizi, sulle difficoltà dei detenuti, sulla prevenzione della delinquenza, sui comportamenti dei giovani, sulla pena, sulla vita da reclusi, sull’importanza della libertà, sulla famiglia.
In ultimo, ma assolutamente non per importanza, si vuole rimarcare la preziosa disponibilità e collaborazione del corpo di Polizia Penitenziaria per aver partecipato col loro lavoro silenzioso e discreto, ma essenziale ed eccellente a rendere disponibile questo incontro.