Cartiera di Avezzano, si riparte con la carta per imballaggio derivata da fibra riciclata

Avezzano  – Un investimento pari a 20 milioni di euro con importanti ricadute sul territorio e sui livelli occupazionali. La cartiera Burgo di Avezzano riparte con un nuovo progetto per la trasformazione della produzione da carta grafica patinata a carta per imballaggio derivata da fibra riciclata.
Il protocollo d’intesa per il rilancio produttivo è stato sottoscritto questa mattina, nella sala consiliare deli uffici del Comune di Avezzano, per garantire tempi certi e celeri nello svolgimento di tutte le procedure ambientali, amministrative a autorizzative. L’accordo porta la firma del vice Presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, del sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio e dell’Amministratore delegato Ignazio Capuano. Presenti i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Umberto Trasatti, Paolo Sangermano e Michele Lombardo, il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, il presidente della provincia di L’Aquila, Antonio De Crescentiis e ill Presidente del Consiglio Comunale, Domenico Di Berardino.
La Società nel 2013 aveva interrotto la produzione della Linea 2 dello stabilimento di Avezzano a causa della forte riduzione a livello europeo dei consumi di carte grafiche e di una situazione complessiva non buona nel settore. Di qui un intervento, coordinato negli anni dal vicepresidente Lolli, per evitare tagli occupazionali ed arrivare a nuovi sbocchi produttivi.
L’investimento consentirà così la continuazione e l’implementazione dell’attività con l’obiettivo di garantire gli attuali livelli occupazionali con positivi effetti sull’occupazione diretta, indiretta e indotta nel territorio.
“Per la realizzazione del progetto – ha commentato Lolli – è necessario che le istituzioni garantiscano alla Società tempi celeri e certi nella conclusione degli iter autorizzativi e procedurali per cui ci impegnamo ad attivarci con ogni consentita sollecitudine e nel rispetto dei tempi assicurando una stretta collaborazione negli adempimenti amministrativi che coinvolgono tutti gli enti locali. Questo per consentire la più tempestiva conclusione degli iter autorizzativi propedeutici alla realizzazione del progetto. Un ruolo importante in questa vicenda – ha aggiunto – è stato quello degli stessi lavoratori dello stabilimento che hanno dato prova unica di etica del lavoro e forte attaccamento alla loro azienda. Abbiamo centinaia e centinaia di famiglie legate al futuro di questo stabilimento per cui oggi siamo lieti di siglare un accordo che riapre uno scenario positivo che si attendeva da tempo con un progetto concreto valutato in termini molto favorevoli”.

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