Civita d’Antino – La Sindaca di Civita d’Antino, Sara Cicchinelli, ha firmato un’ordinanza con la quale dispone precise limitazioni alle aperture di alcune strutture del territorio comunale a causa della segnalazione di un caso accertato autoctono di Dengue da parte dell’Azienda Sanitaria Locale 1 Avezzano, Sulmona L’Aquila. Nello specifico, all’interno del dispositivo, si legge:
- La chiusura del plesso scolastico “San Lidano Avella” sede della scuola dell’infanzia di Pero dei Santi sito in Viale Don Vincenzo Pasquarelli snc dal giorno 8 novembre 2023 fino al giorno 10 novembre 2023 compreso;
- La Chiusura del Centro diurno per disabili sito in via Europa dal giorno 8 novembre 2023 fino al giorno 10 novembre 2023 compreso;
- La Chiusura l’intera struttura della Delegazione Comunale sita in Piazza San Lidano dal giorno 8 novembre 2023 fino al giorno 10 novembre 2023 compreso.
L’amministrazione comunale sta provvedendo a programmare, previo sopralluogo, interventi di bonifica tramite trattamenti adulticidi e larvicidi atti a rimuovere eventuali focolai presenti nelle immediate vicinanze degli ambienti di vita entro un raggio di almeno 200 metri (caditoie, tombini, aree umide, stagni, canalette, vasche, fontane etc.) se necessario anche aree private, utilizzando prodotti selettivi e poco nocivi per l’ambiente oltre a eliminare, ove possibile, ogni fonte di ristagno di acqua.
La dengue è una malattia virale acuta provocata da virus appartenenti al genere FLAVIVIRUS, genere cui appartiene anche il virus responsabile della febbre gialla. Si conoscono 4 tipi di virus della dengue; superata la malattia dovuta ad un tipo è possibile riammalarsi. La malattia è presente allo stato endemico in gran parte del Sud-Est Asiatico, in Africa, in America Centrale e Meridionale, in Oceania.
Il virus della dengue vengono trasmessi all’uomo dalla puntura di zanzare appartenenti al genere Aedes (anche la febbre gialla viene trasmessa da zanzare dello stesso genere). Le zanzare Aedes, a differenza delle Anopheles responsabili della trasmissione della malaria, pungono nelle ore diurne, con un massimo di attività nelle due ore successive all’alba e nelle ore che precedono il tramonto. La malattia non si trasmette per contagio interumano diretto.
