Centrale Biometano, ieri l’incontro a Pescina, riepilogate tutte le criticità dell’impianto in un territorio già ampiamente sfruttato

Pescina – È una battaglia senza colori politici e in difesa del territorio quella contro l’insediamento della centrale della Biometano Energy nel Comune di Collarmele. Ciò è stato affermato ieri, 11 ottobre, presso la sala consiliare del Municipio di Pescina in un’assemblea pubblica convocata dal Comitato Salute, Ambiente e Territorio.

L’ assemblea è stata molto partecipata. La sala consigliare era gremita di persone, dimostrando che una parte cospicua della popolazione marsicana è sensibile alla tematica. Hanno preso parte all’assemblea anche i Sindaci di Collarmele, Pescina e San Benedetto Dei Marsi e il vicesindaco di Gioia Dei Marsi. Molto gradita è stata la presenza del consigliere regionale Giorgio Fedele.

Nel corso dell’assemblea sono state riepilogate le criticità dell’impianto. Prima fra tutte quella che sembrerebbe la difficoltà se non l’impossibilità di reperire abbastanza materie prime per far funzionare l’impianto. Nell’assemblea è stato infatti ricordato che in Marsica esistono già altri impianti simili che stentano a funzionare.

Il Sindaco Quirino D’Orazio ha infatti spiegato:

<< Il Fucino ha 14 mila ettari di terreno. Ogni terreno produce mediamente circa 300 quintali di prodotto. Significa che vengono prodotte 420 mila tonnellate di prodotto annuo. La Biometano Energy Srl ha presentato un progetto dove ha dichiarato che, per far funzionare questo impianto, si deve dotare di un quantitativo pari a 113 mila tonnellate. Per far funzionare questo impianto occorrono gli scarti. Se il Fucino produce 420 mila tonnellate annue, immaginando che lo scarto sarà del 10 %, significa che lo scarto dovrebbe essere di 42 mila tonnellate.

A seguito di questo ragionamento ha dichiarato: <<Per arrivare a 113 mila tonnellate occorrono altri tre territori grandi come il Fucino. Tutti i proprietari di terreni a Fucino avrebbero dovuto sottoscrivere un contratto con il soggetto proponente>>.

Tra le maggiori preoccupazioni avvertite da chi era presente all’assemblea vi è anche quella dell’inquinamento dei terreni, dei pozzi e delle falde che nella nostra zona sono superficiali.

La promotrice del Comitato Salute, Ambiente e Territorio Noris Todisco ha spiegato:

<< Il processo dell’impianto produrrà una sostanza che si chiama digestato. Le ditte che hanno firmato il contratto con la Biometano Energy si sono impegnate a sversare nei loro terreni questo materiale>>.

Ha poi aggiunto:<< Il digestato è un fertilizzante azotato di cui dobbiamo avere certezza della provenienza. Dobbiamo sapere quali sottoprodotti ci sono andati, chi li ha forniti, come sono stati trattati. Questo processo, che in altri Stati viene fatto, però, non consente innanzitutto l’eliminazione di batteri sforigeni quali il Clostridium, il quale sopravvive e provoca la moria degli animali e anche alcune forme di cancrena. In Svezia, infatti, hanno vietato la fertilizzazione dei pascoli con digestato per l’enorme incidenza di cancrena gassosa degli animali presenti nei loro territori. Se il digestato è così buono, come mai l’Emilia Romagna ha vietato di sversare il digestato e costruire impianti di questo tipo nelle zone dove viene prodotto il Parmigiano Reggiano?>>

La presenza del consigliere regionale Giorgio Fedele è stata molto apprezzata, specialmente dai Sindaci presenti. I Sindaci hanno infatti dichiarato che Fedele è stato l’unico consigliere regionale a venire ad un’assemblea pubblica e a metterci la faccia, nonostante abbiano invitati anche altri consiglieri.

Il consigliere Fedele ha ribadito le criticità esposte nell’assemblea e riscontrate anche da lui stesso, in modo particolare a quelle relative all’input e all’output della Biometano Energy. Si è perciò impegnato a chiedere dei chiarimenti in merito alla vicenda alla Regione.

Fedele ha infatti spiegato:

<< Io oggi sono intervenuto perché mi interessava, principalmente, raccogliere le osservazioni a 360 gradi da parte dei tre Sindaci e da parte del Comitato e dei cittadini, non assumendo la presunzione di avere l’unico occhio critico per scandagliare quelle che possono essere le criticità del progetto. Molte delle osservazioni rilevate sono quelle che un buon padre di famiglia con un approccio critico avrebbe rilevato, senza neanche dover avere delle competenze specifiche>>.
Così ha aggiunto:<< Io ho intenzione di chiedere chiarimenti in via definitiva alla Dirigente Flacco, che è l’autorità competente. Ho già chiesto alla Dott. Flacco di essere informato in merito a un’eventuale successiva Conferenza dei Servizi, alla quale prenderò parte
>>.

Il sindaco di Pescina Stefano Iulianella

Si è conclusa da poco un’assemblea civica convocata dal Comitato “Salute, ambiente e territorio” della Marsica Orientale tenutasi all’interno della Sala Consiliare del Comune di Pescina, alla presenza dei Sindaci e Amministratori comunali di Collarmele, San Benedetto dei Marsi, Gioia dei Marsi, Massa D’Albe e Pescina, del Consigliere Regionale Giorgio Fedele, di tante cittadine e cittadini di un territorio che chiede di essere ascoltato, tutelato e difeso, di un territorio vocato alla produzione di eccellenze riconosciute da marchi di qualità, di un territorio fragile dal punto di vista della vulnerabilità, ampiamente sfruttato e deturpato in nome della modernità e della produzione di fonti di energie rinnovabili e tristemente colpito da numerosi casi tumorali.
A tutto ciò la Regione Abruzzo, che dovrebbe invece tutelarne la integrità, che dovrebbe ascoltare le istanze dei suoi cittadini, ha risposto esprimendo parere favorevole alla costruzione di una Centrale per la produzione di Biometano.
Uniti tutti insieme per scongiurare un’ennesima aggressione al nostro territorio.

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