Abruzzo – Alcune testate nazionali hanno ripreso un video che circola sui social, condiviso da Alessandra Balzano, attraverso il quale è possibile rilevare una situazione molto particolare e tutt’altro che “sana”: gruppi di turisti che accerchiano un cervo e lo accarezzano, quasi come fosse un animale domestico, e gli offrono del cibo.
La scena si ripete, più o meno regolarmente, a Villalago, da tempo denominato proprio “il borgo dei cervi“. L’episodio solleva interrogativi cruciali sulla gestione del rapporto tra uomo e natura all’interno di un’area protetta. Da un lato, la scena può sembrare idilliaca, un esempio di convivenza pacifica tra specie diverse. Dall’altro, però, suscita preoccupazioni circa la potenziale alterazione dei comportamenti naturali degli animali e i rischi connessi a un contatto così stretto.
I cervi, pur abituati alla presenza umana, rimangono animali selvatici e potrebbero reagire in modo imprevedibile, soprattutto se disturbati o messi in difficoltà. Inoltre, l’abitudine a ricevere cibo dai turisti potrebbe portare a una dipendenza alimentare e a una modifica delle loro abitudini migratorie, con potenziali conseguenze negative sull’ecosistema.
La questione pone in evidenza la necessità di trovare un equilibrio delicato tra la tutela della biodiversità e la fruizione del territorio da parte dei visitatori. È fondamentale promuovere un turismo sostenibile, che rispetti l’ambiente e gli animali, e sensibilizzare i turisti sull’importanza di mantenere una distanza di sicurezza dagli animali selvatici.
