Gioia dei Marsi – Scatta il blitz degli uomini della Forestale, a caccia del responsabile della morte del cervo ritrovato senza vita a Gioia dei Marsi, lo scorso 12 marzo. Gli agenti hanno controllato alcuni detentori di armi e alcuni cacciatori, nelle frazioni di Borgo Sperone e Casali D’Aschi. Gli inquirenti cercano bossoli e armi compatibili con quella che ha ucciso l’animale, morto dopo un’agonia di diverse ore.
L’indagine è coordinata dalla procura di Avezzano, che ha aperto un fascicolo a seguito dell’informativa depositata dalla stazione di Lecce nei Marsi. Nel fascicolo c’è una denuncia contro ignoti. Ignoti che presto, però, potrebbero avere un nome e cognome. I fatti risalgono a marzo quando presumibilmente un bracconiere ha sparato a un cervo di circa tre anni. Ad allertare la centrale operativa della Forestale era stato un residente di Casali d’Aschi. Sicuramente l’animale era stato raggiunto dal proiettile la sera precedente, in una zona di montagna e poi era fuggito tentando di salvarsi.
Quando fu segnalato vicino al cimitero di Gioia per il cervo, purtroppo, non c’era già più nulla da fare. Sul posto arrivarono anche i veterinari della Asl, che stilarono una relazione sull’accaduto, accertando la morte per il violento ferimento dovuto all’esplosione di un’arma da fuoco.