Sei famiglie su dieci in Italia fanno fatica ad arrivare a fine mese. Il 63% ha difficoltà a far quadrare i conti del bilancio domestico. Siamo sopra la media europea, pari al 45,5%. Lo scenario di casa nostra si aggrava percorrendo la Penisola da Nord a Sud.
Questi dati di Eurostat (l’Ufficio statistico dell’Unione europea) riflettono gli ostacoli che le famiglie sono costrette a dribblare ogni mese. E, sempre più spesso, c’è chi ricorre a finanziamenti per far fronte alle spese per casa, auto, istruzione, salute, viaggi.
Primo consiglio: confrontare le varie offerte
Ma come trovare le soluzioni più convenienti? Un radar del risparmio è PrestitiOnline.it, che confronta e seleziona le proposte con il tasso più basso. Perché la comparazione delle offerte è il primo consiglio utile e la prima mossa da compiere per individuare un finanziamento vantaggioso.
Occorre non fermarsi mai alla prima offerta. Meglio allargare il ventaglio delle opzioni, così da scovare quella più in linea con il proprio budget e le proprie esigenze.
Secondo consiglio: focalizzarsi sui tassi di TAN e TAEG
Quando si esaminano le offerte per un finanziamento è necessario focalizzarsi sul valore del TAN, cioè il tasso annuo nominale (d’interesse), e del TAEG, ovvero il tasso annuo effettivo globale, controllando con attenzione le loro percentuali e scegliendo ovviamente quella più economica. Senza trascurare però sia il numero delle rate previste per il rimborso del finanziamento, sia l’ammontare delle rate stesse, così come la loro scadenza di emissione. C’è da notare che su Internet ci sono numerosi tool gratuiti per il calcolo della rata mensile, applicando i coefficienti del TAN e TAEG indicati dall’offerta. Questi sono i mattoni che costituiscono un finanziamento e che è sempre bene valutare con calma.
Terzo consiglio: controllare le spese accessorie
Controllare le eventuali spese accessorie legate all’attivazione del finanziamento. È consigliato ritagliarsi alcuni minuti per leggere il contratto e verificare se ci siano costi applicati dalla banca o dalla società finanziaria per l’istruttoria, la gestione della rata e la sua riscossione, l’imposta di bollo sul contratto. E ancora: se ci siano
meno commissioni di chiusura della pratica, se ci siano addebiti per le comunicazioni periodiche o se sia prevista una spesa per un’eventuale assicurazione sul finanziamento in caso di insolvenza.
Quarto consiglio: presentare un garante, quando conviene
Se il richiedente del finanziamento non può esibire una busta paga legata a un contratto di lavoro a tempo indeterminato o una pensione INPS, può accadere che la banca o la società finanziaria chiedano delle garanzie indispensabili per la concessione del denaro richiesto.
Due sono le soluzioni possibili di fronte a questa richiesta: o dimostrare che si abbia un’entrata regolare e continua ogni mese sul proprio conto corrente, oppure segnalare un garante. Di che cosa si tratta?
Il garante è una figura terza che soddisfa i requisiti di reddito o patrimoniali necessari per il rilascio del finanziamento e, nel caso di insolvenza, provveda ai pagamenti delle rate addebitate sul conto d’appoggio. Di sicuro, la presentazione di un garante potrebbe accelerare l’esito della richiesta.
Quinto consiglio: verificare il costo dell’assicurazione
Alla firma del contratto, per ottenere un finanziamento, è sempre consigliabile verificare se sia prevista o meno una copertura assicurativa, se sia obbligatoria o facoltativa. E, soprattutto, a quanto ammonti il suo costo. Una spesa che, di solito, è integrata nell’importo mensile della rata, facendolo aumentare dato che è calcolata in aggiunta agli interessi. Una polizza assicurativa serve per tutelarsi dall’eventuale rischio di insolvenza, anche in caso (purtroppo) di eventi imprevisti: disoccupazione improvvisa, malattia grave, infortunio permanente, o, addirittura, decesso. Con una copertura assicurativa, la compagnia si fa carico delle rate da restituire per saldare il debito contratto con il finanziamento.