Civita d’Antino – Questa è Civita d’Antino, così come venne ritratta dal pittore danese Knud Sinding nel 1939. Il suggestivo paesaggio marsicano, legato al piccolo paese che, per diverso tempo, divenne luogo d’elezione per molti artisti danesi, appare qui incastonato tra le montagne e il cielo.

Knud Sinding, come molti altri suoi colleghi pittori, arrivò nei nostri territori al seguito del maestro Kristian Zahrtmann. I numerosi artisti giunti a Civita d’Antino riuscirono spesso a immergersi nella bellezza del paesaggio e nella ricca cultura locale.

Nato nel 1875 ad Aarhus, in Danimarca, e scomparso nel 1946 a Copenaghen, Sinding fu uno degli allievi più brillanti di Zahrtmann, il quale riconobbe subito il suo talento per l’uso audace del colore durante gli anni di formazione a Copenaghen.

Nel corso di trent’anni, dal 1908 al 1938, Sinding compì numerosi viaggi in Italia, attratto dalla vita popolare e tradizionale che tanto aveva affascinato il suo maestro.

Sinding era un artista eclettico, sempre pronto a sperimentare. Pur ispirandosi alle tradizioni pittoriche della sua terra natale e risentendo l’influenza di correnti artistiche più moderne, trovò una particolare affinità con la vita quotidiana italiana.

Svariati furono i quadri che dedicò a Civita d’Antino, paese nel quale soggiornò in periodi diversi. Questo è uno dei più affascinanti perché ci consente di contemplare un’atmosfera, una luce, una composizione molto speciali.

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