Avezzano – E’ fissata per il prossimo 26 novembre, al Tribunale dell’Aquila, l’udienza preliminare relativa alla coltivazione e al traffico illecito di sostanze stupefacenti nel Fucino. In dodici sono stati rinviati a giudizio.
I fatti risalgono al maggio 2018. Gli arrestati, prelevati tra la Marsica e la provincia di Napoli, avevano individuato nel Fucino il luogo ideale per la coltivazione della marijuana. L’operazione faceva seguito al sequestro, avvenuto nel 2016 a Luco dei Marsi, di migliaia di piante di marijuana, del peso complessivo di circa 6 tonnellate, nascoste in un campo di mais.
Tra gli arrestati, anche A.D.L (ucciso lo scorso 11 settembre) e C.G, due personaggi dell’area campana affiliati ad un clan camorristico e specializzati nel traffico internazionale di stupefacenti.
I due, secondo gli inquirenti, dirigevano, promuovevano e organizzavano l’associazione. Erano loro ad acquistare i semi di pianta di marijuana e ad occuparsi del reperimento dei terreni per la semina delle piante di cannabis, dirigevano e coordinavano le operazioni di coltivazione e raccolta delle piante una volta entrate a maturazione e la successiva estrazione della sostanza stupefacente. Si occupavano, altresì, di fornire una continua consulenza agronoma per la riuscita delle operazioni.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Roberto Verdecchia, Francesco Schettino, Loreto Alessandro Marcangeli, Luigi Servillo, Alfonso Piscino e Maria Fontanella