Avezzano – Un danno alle “Imprese vere”, un rischio per i consumatori, un problema per lo Stato e le Amministrazioni locali. È questo il danno che produce il fenomeno dell’abusivismo, che colpisce con forza tutte le aree dell’Italia, crescendo a dismisura negli ultimi anni fino a superare la soglia del 50 per cento. Solo nel settore del benessere (alias acconciatori ed estetisti) si stima che gli abusivi rappresentino circa il 30% dei regolari. Da alcuni controlli è emerso che per ogni impresa regolare ci siano addirittura due aziende “fantasma”, con un grave impatto sulla salute dei cittadini. Ma l’abusivismo riguarda molti altri settori del commercio e dell’artigianato: da quello alimentare a quello dell’edilizia, dall’autoriparazione alla fotografia.
La fonte Ref della Confesercenti ha valutato che in Italia sono oltre 21 i miliardi di euro generati dal fenomeno dell’abusivismo e contraffazione, con un danno erariale di oltre 11 miliardi per lo Stato e questo solo per quanto riguarda l’ambito del commercio e del turismo. La crisi, che ha colpito duramente il nostro paese negli ultimi sette anni, ha accelerato la crescita di questi eventi, perché nelle fasi di recessione, caratterizzate dalla contrazione del reddito, il consumatore è spinto a cercare di ottenere vantaggi nei prezzi, rinunciando al canale distributivo regolare.
Praticamente un mondo sommerso, che cammina parallelo.
Due gli obiettivi dell’iniziativa della Confesercenti di cui si è parlato ad Avezzano lo scorso 5 dicembre al convegno “Abusivismo” : sensibilizzare, in primis, i cittadini sui rischi che corrono quando non si rivolgono all’ “impresa vera”, quella che rispetta le regole fiscali, le norme igienico – sanitarie ed urbanistiche, che opera per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e la tutela del cliente, che investe in qualità e formazione del personale per fornire ai cittadini – clienti la massima professionalità e competenza. Contrastare con efficacia l’abusivismo, questo il secondo obiettivo: i Comuni potrebbero impegnarsi ad adottare specifici provvedimenti che rendano efficace il divieto di offerta dei servizi e dei prodotti abusivi o irregolari su tutto il territorio comunale.
“Occorre istituire un tavolo di coordinamento tra Regione, Forze dell’Ordine, Associazioni di categoria, Comuni e Camere di Commercio per mettere a sistema gli sforzi prodotti dai diversi soggetti”, questo il grido d’aiuto della Confesercenti. Hanno risposto all’appello il Comune di Avezzano, con l’assessore al Commercio, Fabiana Marianella, e il comandante della Polizia locale, Luca Montanari, la Finanza con il comandante Giovanni Antonino Marra, e i Carabinieri, con il comandante della compagnia di Avezzano, Enrico Valeri. Presenti all’incontro anche Giovanni Palmisano, Ispettore INPS e Daniele Erasmi, Presidente Confesercenti Abruzzo.
Il Presidente della Confesercenti di L’Aquila, Domenico Venditti, di fronte all’invito, pur importante e fondamentale, proposto dal Capitano della Guardia di Finanza di segnalare “l’abusivo” del quale si è venuto a conoscenza al numero di emergenza ‘117’, ha invece suggerito che sia l’Associazione stessa a fare da filtro. Attraverso un Protocollo d’Intesa, si potrebbe stabilire che l’impresa regolare, una volta scoperto un concorrente abusivo, contatti l’Associazione e denunci il fatto in maniera dettagliata e non anonima. Sarà poi la Confesercenti a girare la denuncia alla Guardia di Finanza, tenendo così estraneo il commerciante e/o l’artigiano ed evitando a questi di esporsi personalmente.
La Confesercenti si rende disponibile, come in passato, a dar vita ad una campagna informativa insieme ai suoi associati in cui si invitano i cittadini a rivolgersi solo ad imprese regolari. E’ in progetto, inoltre, l’istituzione, presso la sede provinciale, di un punto di raccolta delle segnalazioni di eventuali attività abusive o irregolari.