Trasacco – Livia Anselmi si è brillantemente laureata in Fashion Design presso IED (Istituto Europeo di Design) di Roma. Livia Anselmi è una giovane stilista di talento e ha redatto una tesi molto particolare particolare dedicata a Woodstock, storica manifestazione che si svolse a Bethel, piccola città rurale nello stato di New York, negli Stati Uniti, dal 15 al 18 agosto del 1969, all’apice della diffusione della cultura hippie.
La creatività che ispira l’arte di Livia Anselmi segue un codice preciso, in sintonia con il richiamo “Essenziale” ai colori della natura. Un’espressione che si esalta e si traduce in musica e ritmo. Alla neo-laureata giungano le più vive congratulazioni anche da parte della redazione di Terre Marsicane.
Di seguito un’intervista a Livia Anselmi a cura di Martina Bafile, studentessa al secondo anno di Fashion Styling con specializzazione in Editor presso la sede IED di Roma:
LA MODA SI DISEGNA COL RITMO, “PER CREARE MODA MI ISPIRO GENERALMENTE ALLA MUSICA ALL’ARTE ALLA NATURA.METTO SEMPRE TUTTO DI ME NELLE COLLEZIONI”
È con queste parole che Livia Anselmi, giovane studentessa del corso Fashion Design dello IED, racconta cosa significhi per lei disegnare moda. Con una prospettiva creativa, brillante e sensibile. Livia si lascia ispirare dal suo modo di vedere il mondo, riuscendo a cogliere sensazioni, emozioni ma soprattutto suoni per trasformarli in qualcosa di indossabile.
Raggiunto il suo traguardo guarda con determinazione e fantasia un brillante futuro nel mondo della moda.
COSA /CHI TI HA PORTATO A SCEGLERE IL CORSO DI FAHION DESIGN? IL TUO STILISTA PREFERITO?
Non ho un unico stilista preferito, ne ho diversi, ognuno per motivi differenti che rispecchiano qualche lato del mio carattere e della mia personalità: Valentino per l’utilizzo dei colori e della scelta dei volumi. Armani per l’eleganza intramontabile dei tailleur; Versace per la stravaganza, l’audacia, la forza delle forme e dei colori; Saint Laurent per la versione estremamente femminile e di una donna che in realtà, in alcuni casi appare mascolina.
COSA FAI QUANDO HAI UN BLOCCO CREATIVO?
Quando ho un blocco creativo cosa che succede spesso perché purtroppo le idee migliori non arrivano in base alla nostra volontà, cerco di prendermi in paio di giorni di relax per svagarmi e non pensare. Quando meno me l’aspetto mi viene in mente la soluzione.
QUALI SONO ALCUNI TEMI CHESECONDO TE LA MODA DOVREBBE/POTREBBE AFFRONTARE PER MIGLIORARE?
Credo che la moda potrebbe e dovrebbe affrontare diversi temi non solo per migliorare essa stessa ma anche per sensibilizzare l’opinione altrui. Ad esempio si potrebbe parlare di rapporti umani, relazioni interpersonali indagate in maniera più profonda rispetto a come si fa spesso. Sarebbe bello fare comprendere alle persone che essere fragili a volte non è una colpa o uno svantaggio e la moda potrebbe sicuramente attraverso le collezioni, rispecchiare questo sentimento di malinconia; inoltre penso che sarebbe costruttivo anche parlare di musica, ma non attraverso le star del momento che tutti conosciamo, bensì prendendo come esempio artisti di epoche passate per raccontare nello specifico un determinato periodo della musica, in modo da fare conoscere alle nuove generazioni qualcosa che non hanno vissuto personalmente, essendo la moda seguita da moltissimi giovani
A COSA TI ISPIRI PER CREARE MODA?
Per creare moda mi ispiro generalmente alla musica, all’arte, alla natura. Metto sempre tutto di me nelle collezioni.