Con la firma dell’Ordinanza n. 5 dell’8 febbraio 2021, il presidente della regione Abruzzo Marco Marsilio definisce le linee guida da seguire in vista della riapertura degli impianti sciistici il 15 febbraio, che si riferiscono sia a titolari, che a dipendenti, clienti e fornitori, così da contenere il rischio di contagi da Covid-19.
Innanzitutto, si legge nell’ordinanza, “È necessario limitare il numero massimo di presenze giornaliere mediante l’introduzione di un tetto massimo di skipass giornalieri vendibili, che tenga conto non solo delle quote giornaliere ma anche di quelle settimanali e stagionali, determinato in base alle caratteristiche della stazione/area/comprensorio sciistico”.
In previsione di ciò, “i gestori dovranno adottare sistemi di prenotazione che siano in grado di consentire una gestione strutturata del numero di utenti che possono effettivamente accedere ai comprensori sciistici ed ai relativi impianti di risalita per ciascuna singola giornata, coordinandosi con le Autorità Sanitarie locali e con le strutture ricettive. Nei comprensori sciistici di maggiori dimensioni, che si estendono oltre i confini regionali e/o provinciali, le Regioni o le Province Autonome confinanti dovranno coordinarsi per individuare misure idonee di prevenzione per la gestione dei flussi e delle presenze, soprattutto nel caso di possibili differenze nei regimi di apertura/chiusura conseguenti al mutamento delle condizioni di rischio di una Regione/Provincia Autonoma”.
Il documento prevede un monitoraggio costante del rischio di contagio da parte dei titolari delle attività, la sanificazione costante degli ambienti, nonché la formazione del personale al rispetto delle norme anti-covid e la sanificazione frequente degli ambienti.
Si dovrà poi garantire l’informazione sulle misure di contenimento, anche in lingua straniera, sia “con un’apposita segnaletica e cartellonistica e/o sistemi audio-video, sia ricorrendo a eventuale personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di prevenzione facendo anche riferimento al senso di responsabilità del visitatore stesso”.
Dovranno inoltre essere creati percorsi che garantiscano il distanziamento sociale di almeno un metro, riducendo al massimo le occasioni di contatto, sempre con l’obbligo per tutti di indossare la mascherina.
Per evitare code e assembramenti alle biglietterie, si favoriranno soluzioni come ad esempio prevendita/prenotazione libero tramite app, o collaborazioni con strutture ricettive del territorio per acquisto/consegna dei titoli.
Sulle seggiovie, qualora le cupole paravento rimangano chiuse, si potrà assicurare il trasporto del 50% della capienza, cosa che varrà anche per cabinovie e funivie.
Per quanto riguarda il distanziamento di un metro, la deroga è concessa solo per i soggetti che necessitano di accompagnamento o di assistenza.
Per quanto riguarda invece la ristorazione ad alta quota, si potranno comunque accogliere i clienti, nel rispetto delle misure di contenimento e distanziamento, con la certezza che tutti indossino la mascherina, anche se non si potranno somministrare alimenti e, se possibile, si dovrà tenere aperta una porta o una finestra verso l’esterno.
È opportuno comunque prediligere la consumazione di alimenti e bevande all’aperto, inclusa l’ordinazione e la consegna del cibo da asporto, anche adottando strutture provvisorie. In caso di presenza di clienti positivi si dovrà immediatamente chiamare l’assistenza medica, mentre se a essere positivo è un lavoratore, dovrà sospendere l’attività, avvisare il referente e contattare l’assistenza medica.