L’Aquila – Riceviamo e pubblichiamo una nota della Guardia Agroforestale Italiana, sezione dell’Aquila, che interviene per chiarire il proprio operato nell’ambito dei controlli ambientali e anti-randagismo condotti a Roio e in altri territori della provincia:
“Il giorno 1° aprile scorso, gli agenti della Guardia Agroforestale italiana sez. L’Aquila, hanno per primi segnalato quanto accaduto a Roio, presentando una denuncia alla Polizia Giudiziaria riguardo ai fatti emersi durante un’operazione anti randagismo e di controllo ambientale. Ciò che è seguito è il risultato delle nostre azioni; non si tratta di meriti o onori, ma semplicemente di verità. Inoltre, il nostro primo sequestro di un cane maltrattato in quella zona – trovato senza acqua, cibo, legato a una catena e privo di riparo – è avvenuto nell’autunno del 2024. In quella circostanza, dopo alcune difficoltà comunicative, abbiamo contattato il servizio sanitario, che, poi, dopo alcune problematiche comunicative, è intervenuto consentendoci di procedere congiuntamente al sequestro. Elogiamo i volontari delle associazioni animaliste locali, i quali hanno sempre segnalato le varie problematiche negli anni ; Ci teniamo a far sapere che, da parte nostra, abbiamo fatto ciò che era necessario e lo abbiamo fatto bene.
Oggi, nonostante il nostro operato e i risultati raggiunti, ci ritroviamo sotto la lente di ingrandimento, soltanto perché stiamo facendo in modo esemplare i nostri servizi, e per servizi, mi riferisco in generale, caccia di frodo, tartufi di frodo, pesca di frodo,” abbandono rifiuti”, maltrattamento animali, ciò è inammissibile, anziché essere orgogliosi di questa realtà e risorsa si getta fango sula stessa? Se sarà necessario, il nostro legale è pronto, noi non ci lasceremo scoraggiare dalle pressioni psicologiche messe in atto in questi giorni per scoraggiarci, anzi, aumenteremo i controlli.”.