Avezzano – Si è tenuto un convegno per “la tavola della Pace” al Castello Orsini di Avezzano, tutte le associazioni appartenenti, il vescovo Pietro Santoro, don Giovanni Venti e l’orchestra dei giovani hanno dato il benvenuto al vescovo ausiliario della diocesi di Sarajevo Pedro Sudar, tante le iniziative messe in campo in questo mese insieme alle scuole e tutte le associazioni giovanili.
Per il forte legame che li unisce alla terra della Bosnia e alla città di Sarajevo, Il nostro Vescovo Pietro Santoro ringrazia il Vescovo Pedro Sudar per aver accettato l’invito a venire qui, cita un passaggio di enorme valore, il diritto delle differenze, un diritto da promuovere e da accogliere.
Il Vescovo Pedro Sudar, dopo aver ringraziato per l’invito ricevuto tutti presenti all’incontro e tutte le associazioni che si sono impegnate per organizzare la giornata della pace, con profonda stima e gratitudine ricorda i membri dell’azione cattolica della diocesi di Avezzano e anche dell’Azione Cattolica Nazionale che 25 anni anni fa, aderirono alla causa di sostegno di pace della sua Patria, allora in piena guerra, raccontando che furono mandate ben 135000 cartoline per candidare i bambini di Sarajevo al Premio Nobel per la Pace, quest’anno invece saranno donate nuvolette con i pensieri di pace dei bambini delle scuole per continuare l’amicizia che li lega.
Claudia de Clavis, documenta per il mese della Pace, che i giovani dopo un lungo cammino di riflessioni raccontano con immagini, la denuncia per i diritti violati, la Malasanità, l’inquinamento dell’ambiente, gli anziani maltrattati, le violenze sulle donne, sugl omosessuali, i migranti, il caporalato e l’abbattimento delle barriere architettoniche fisiche e non.
Da una citazione del Vangelo, “Dov’è Abele tuo fratello?”… Non lo so, sono forse io il guardiano di mio fratello?. La risposta che aveva dato Giovanni Paolo secondo…Si…Ogni uomo è guardiano di suo fratello, perché Dio affida l’uomo all’uomo, da queste parole ci sentiamo indignati e responsabili, per la morte dei nostri fratelli che muoiono a Chieti e all’Aquila per l’inquinamento del nostro territorio, dalle discariche abusive sul monte Salviano ai fiumi di bussi, ai fiumi di plastica del torrente l’aio, per le violenze subite ad Avezzano dalla donna picchiata dal padre del suo fidanzato, la violenza subita da un’anziana a pescara, il ragazzo Omosessuale preso a calci e pugni e ripreso con il telefonino, ma soprattutto della violenza privata dell’infanzia rubata di quei bambini tra le mura domestiche, per lo sfruttamento del lavoro del fucino, per la mancanza di rispetto dei diritti della persona e della dignità del lavoro.
Non si può accettare nessun tipo di discriminazione, perché un mondo migliore si costruisce solamente insieme, indignarsi va bene ma non basta più, si deve fare qualcosa di concreto, iniziando a dire no alle barriere architettoniche.
Coinvolgendo l’Assessore alle Politiche Sociali nel Comune di Avezzano Leonardo Casciere, che incamminandosi in un ipotetico viaggio insieme ad un disabile intenzionato a muoversi indipendentemente per le vie della città, si nota l’assenza di un bagno disabili nella chiesa di San Giovanni, l’impossibilità a raggiungere piazza Risorgimento a causa della pavimentazione non lineare, l’impedimento a prendere un treno per mancanza di un servoscala oppure raggiungere il McDonald’s, la Coop o il cinema Astra tramite percorso protetto che non esiste. Da un incontro con l’assessore è emerso che c’è un progetto in corso per un percorso protetto verso il McDonald’s e la Coop mentre per il cinema Astra risulta essere più complicato.
Difficile ma non impossibile quello di mettere Avezzano a misura dei disabili per proporre la città ad accogliere gli sport paraolimpici e riavviare strutture abbandonate, creando nuovi posti di lavoro per una città dove i diritti di tutti vengano riconosciuti e garantiti.
Foto di Manuel Conti