Coronavirus, bancari chiamati a gestire l’enorme quantità di richieste di imprese e famiglie per affrontare al meglio la fase 2

Avezzano – Dopo il personale sanitario, subito in prima linea sul fronte del contrasto alla pandemia, e non poteva essere altrimenti, ora arrivano i bancari a dare man forte al Paese nello sforzo comune per rimetterlo in moto. Trascorsa la Pasquetta, il personale degli istituti di credito si è ritrovato subito ingaggiato per fornire assistenza alle partite iva e alle pmi per l’accesso alle misure di sostegno varate dal governo.

Il comitato esecutivo dell’ABI ha espresso grande apprezzamento per l’impegno del personale attivo sul decreto imprese. Lo sforzo organizzativo per garantire la massima attenzione a una situazione straordinaria e di enormi dimensioni, è una sfida nella sfida, perché come sempre accade nelle situazioni di emergenza, non tutto fila liscio. 

L’ABI non ha nascosto le difficoltà incontrate dalle banche in questi primi giorni, nel far partire subito le anticipazioni di liquidità. L’associazione dei banchieri ritiene necessario attivare alcune semplificazioni sugli adempimenti non dipendenti dalle banche.  

«Per poter operare nel rispetto della legge, delle norme di vigilanza e della sana e prudente gestione che sempre devono rispettare anche nella fase dell’emergenza e dell’urgenza, le banche hanno necessità di avere certezze giuridiche su strumenti e modalità operative.» Ha precisato il direttore generale dell’ABI, Giovanni Sabatini, che ha aggiunto «Le banche sono in attesa delle misure applicative del decreto imprese sulla liquidità da parte di SACE e MCC

In ogni caso, la modulistica per inoltrare le richieste assistite da SACE per le pmi e MCC, per le anticipazioni dei 25.000 ci sono, si stanno raccogliendo, come conferma a TerreMarsicane il titolare della filiale di Capistrello del Monte dei Paschi di Siena, il quale aggiunge che spetta a MCC e a SACE attivare le procedure per trasmettere le domande per l’accesso alle garanzie.

Questi saranno certamente giorni molto impegnativi per il personale bancario chiamato ad attuare le misure deliberate dal governo, che non si limitano solo al decreto imprese, ma riguardano anche le moratorie per le famiglie, per le partite Iva e le imprese, nonché le anticipazioni della cassa integrazione per i lavoratori dipendenti e i bonus di 600 euro per commercianti, artigiani e liberi professionisti. 

Le banche sono al capezzale dell’Italia, pronte a fare la loro parte per aiutare imprese, famiglie e autonomi ad affrontare al meglio la fase due. 

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