Coronavirus, la Sangritana sopende i bus tra Avezzano e Roma. Interviene Tangredi

Avezzano A seguito del Covid-19 e del decreto dell’11 marzo 2020 che ha portato alla chiusura di scuole, università ed esercizi e alla conseguente riduzione del numero dei passeggeri, la Sangritana s.p.a ha deciso di sospendere i collegamenti tra Avezzano e Roma. Dure le reazioni, nei giorni scorsi, da parte del mondo della politica. Il consigliere regionale Mario Quaglieri e quello provinciale Gianluca Alfonsi hanno chiesto spiegazioni e criticato le scelte fatte. “Le motivazioni addotte dalla società – hanno spiegato – confermano chiaramente che il problema è di ordine economico e, poiché i pendolari marsicani sono pochi numeri e quindi non sono remunerativi, il servizio è stato soppresso”.

Sulla vicenda sono intervenuti anche i sindacalisti della Filt-Cgil L’Aquila Walter Tangredi e Andrea Tucceri:

“Va innanzitutto premesso che, al fine di contenere e gestire l’emergenza epidemiologica da coronavirus, la società Tua, ad oggi, sta effettuando i servizi di trasporto commerciale nella tratta L’Aquila-Roma, garantendo la sicurezza di utenti e lavoratori all’interno dei mezzi. Questo perché alcune corse, oggi, sono gestite diversamente dalla società Tua (gestore pubblico).

In merito alle doglianze mosse dai nostri autorevoli politici, teniamo a precisare, insieme ai lavoratori Tua, che, già due anni fa, in un’assemblea pubblica presso l’Hotel dei Marsi e in una manifestazione a Piazzale Kennedy, abbiamo tentato di coinvolgere tutta la politica locale e regionale in un grido rimasto inascoltato.

Si imploravano i nostri governanti affinché venisse scongiurato e evitato il passaggio delle corse dalla società Tua (società pubblica) a Sangritana (società …?)”.

“Si rimane basiti – continuano Tangredi e Tucceri – dalle considerazioni fatte oggi dai nostri politici visto che noi e i lavoratori Tua, ieri, avevamo preannunciato e cercato di evitare ciò che oggi è accaduto. Dov’era la politica quando si è chiesto un intervento da parte di chi avrebbe potuto evitare il passaggio da Tua? Si spera, perciò, in un mea culpa da parte di chi aveva il potere di intervenire, ma, che per tagliare e aggiustare i numeri, ha permesso il passaggio delle corse, oggi non garantite al servizio pubblico”.

“Con il Coronavirus – concludono – è giusto fermare i trasporti. Noi siamo contenti di questo ritrovato orgoglio marsicano e vorremmo che, superato questo periodo, ci fosse la volontà, da parte della politica marsicana, a riaprire un tavolo regionale in grado di rivedere le linee di cui usufruiscono pendolari, studenti e lavoratori diretti a Roma”.

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