Corriere e ricevitorie postali

Con l’apertura delle strade nell’Alta Val di Sangro, fino ad allora rimasta isolata, si rende possibile l’istituzione del servizio “CORRIERA  E RICEVITORIA POSTALE”, dalla stazione di Pescina alla stazione di Alfedena con sosta a Pescasseroli, per il trasporto di corrispondenza e passeggeri; servizio che per decenni stentava ad essere continuo ed efficiente, causa neve nei mesi invernali, per l’assenza di mezzi spartineve e con strade malmesse e le vetture (autobus dell’epoca) erano insufficienti e malandate, il servizio funzionava soltanto sei mesi l’anno dal 1 maggio al 30 ottobre.

Poi dal 1920 il servizio venne effettuato con nuovi e più potenti mezzi.

 A quel tempo venne progettato un servizio postale che dall’Alto Sangro attraversando Monte Panico per raggiungere Sora-Frosinone e Cassino per poi raggiungere Roma, ma il terremoto del 1915 prima e la prima guerra mondiale poi, bloccarono il progetto, di cui non si tornò più a discutere.

Torniamo un attimo indietro nel tempo.

Nel 1840 la strada rotabile da Pescasseroli-Opi-Villetta Barrea e Barrea ebbe inizio solo con l’intervento dei Comuni, sopra riportati, senza aiuto dello Stato. 

Nel 1868 la Pescasseroli-Gioia dei Marsi, continua a risolvere il problema dell’isolamento, ed è carreggiabile fino a ponte Zitola dove si innesta alla Via degli Abruzzi.

Nel 1878 il giorno 23 marzo è dichiarata rotabile la strada Villetta Barrea-Barrea, mentre quella da Viletta Barrea per Opi e Pescasseroli è ancora annoverata tra le mulattiere.

Bisognerà attendere il 1883 quando viene inaugurata ufficialmente la tratta Pescina-Alfedena, ancora prima dal 1868 l’attuale (83 Marsicana) era percorribile e quindi carreggiabile a tratti, ed uno dei punti più difficili da superare era il cosiddetto punto di Pietra Amara o “PRETAMARA”, mentre in alcune parti era solo una mulattiera e verso Pescasseroli era in buono stato.

Nel 1894 poi viene inaugurata la Cassino-Opi, che attraverso il passo di Forca   d’Acero metteva e mette in comunicazione l’Alto Sangro o Alta Marsica con Terra di Lavoro che a quel tempo veniva detta: VIA ANTIQUA QUE DICITUR MARSICANA”.

Nel 1895 apertura del tratto di strada Bivio Opi-Opi centro.

Il tutto finalizzato, oltre all’isolamento ma, al collegamento con le ferrovie dello Stato, allora esistenti.

Nel 1912 si mise in funzione il servizio automobilistico Alfedena-Pescina e in quell’anno in data 15 ottobre 1912 intervennero Benedetto Croce ed Emidio Agostinone a dare una mano al problema dell’isolamento.

Va detto che la concessione il 18 marzo 1923 venne affidata alla ditta Cesidio Grassi, mentre ancora prima il trasporto, veniva effettuato dalla ditta Vitale.

Poi nel 1926 la Pescasseroli-Bisegna superò definitivamente l’isolamento e dava la possibilità di collegamento con Ortona-Carrito con la ferrovia Roma-Pescara.

Con la ferrovia Sulmona-Carovilli (La Transiberiana d’Abruzzo) e il 1895 la Cassino-Opi, che metteva e mette, in comunicazione l’alto Sangro o alta Marsica con terra di Lavoro (Ciociaria) e il 1926 la Pescasseroli-Bisegna che permetteva il collegamento con Ortona-Carrito con la ferrovia Roma-Pescara, come innanzi già detto.

La Marso-Sarentina, innesta dal bivio di Collarmele e fino alla Zitola e nella rete viaria nazionale ha preso in passato il nome e numero “83 Marsicana”, di recente passata alla Provincia e da ultimo di nuovo all’ANAS.

In quel periodo, viene attivato anche il telegrafo, velocizzando le comunicazioni.

Fino ad allora il lavoro veniva svolto dai corrieri e guide che si spostavano quasi sempre di notte, per portare le notizie nei paesi interessati.

Ora passiamo a parlare della ricevitoria di OPI.

Con nota n.26902 del 18 agosto 1917 l’Amministrazione della Poste e dei Telegrafi comunicava al Sindaco di Opi che con il passaggio di Amministrazione avvenuta nella ricevitoria postale di Opi , l’Ispettorato ha rilevato che manca un ricovero , nel punto dove avviene la fermata dell’automobile, che spesso arriva in ritardo per cui tanto il procaccia ( postino) che i passeggeri, sono costretti ad attendere l’arrivo dellautomobile stesso allo scoperto il che sarebbe cosa troppo disagiata  nei giorni di cattivo tempo e più specialmente nei giorni di cattivo tempo invernali.

Si rende quindi necessario provvedere alla costruzione di una baracca nl punto designato e questa Amministrazione prega vivamente la S.V. Illustrissima a volersene interessare e favorirmi qualche notizia in proposito.

Con ossequi –Il Direttore Provinciale Ciacca

Dobbiamo però rilevare che quella baracca che era stata costruita in quanto sollecitata, dall’allora Amministrazione delle Poste e dei Telegrafi, della direzione Provinciale di Aquila (L’A quila) e durante la passata stazione 2019 è stata sfondata da un automobilistica, per un incidente che non conosciamo né il giorno né l’ora e nemmeno i danni che lo sfortunato ha riportato, sia a livello personale che per i danni subiti dalla sua automobile.

Per dovere di cronaca, non conosciamo nemmeno l’anno in cui fu costruita, sarà però stata utile al Procaccia e alla cittadinanza, vista la nota innanzi riportata.

Sappiamo però che per molto tempo è stata adibita a piccolo magazzino, vista che il Postino, da tempo ormai, non svolge più la funzione di quel periodo storico.

Speriamo che possa essere riparata a breve e magari con una targa far sapere ai cittadini della sua funzione svolta in passato.

Detto questo però occorre precisare che anche l’allora Deputato al Parlamento, Erminio, Sipari, sentì il dovere di interessarsi al progetto automobilistico della tratta Pescasseroli-Alfedena, e con una lettera all’allora Sindaco di Opi metteva in evidenza i tanti problemi che la ditta Vitale, che non stiamo qui a riportare, accollataria del servizio, e quindi il servizio postale e il servizio passeggeri veniva sospeso, come già detto innanzi, effettuato solo nei periodi di buona stagione.

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