Sugli automobilisti italiani rischia di abbattersi una nuova stangata a partire dal prossimo 1 gennaio 2025. Lo denuncia Assoutenti che ricorda come – senza un intervento del governo – gli importi delle sanzioni per violazioni stradali subiranno un aumento così come previsto dall’art. 195 del Codice della strada, secondo cui “La misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all’intera variazione, accertata dall’ISTAT, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti”.
Un aggiornamento che era stato sospeso dal governo fino a fine 2024 attraverso la legge di bilancio del 2023, in considerazione dell’emergenza energia e della pandemia Covid.
LE CIFRE
Dall’ 1 gennaio 2024 ad oggi le sanzioni stradali hanno già portato nelle casse degli enti locali ben 1,4 miliardi di euro, che si aggiungono ai quasi 1,8 miliardi dell’intero 2023 – analizza Assoutenti – A partire dal prossimo gennaio le sanzioni stradali, così come le entrate per le casse pubbliche, rischiano di diventare più pesanti, con un aumento che, stando all’indice biennale Foi dell’Istat, dovrebbe attestarsi attorno al +6%. Considerando gli arrotondamenti previsti dalla norma, la multa per uso del cellulare alla guida passerebbe così dal prossimo anno da 165 a 175 euro (+10 euro), quella per divieto di sosta da 42 a 45 euro (+3 euro), quella per attraversamento con il semaforo rosso da 167 a 177 euro (+10 euro), il superamento dei limiti di velocità da 10 a 40 km/h passerebbe da 173 a 183 euro (+10 euro), mentre se si superano i limiti da 40 a 60 km/h la sanzione sale da 543 a 576 euro (+33 euro); la multa arriverebbe a 896 euro in caso di superamento dei limiti di velocità per oltre 60 km/h (+51 euro).
“E’ importante perseguire le violazioni stradali che mettono a rischio la sicurezza pubblica, ma non è certo incrementando gli importi delle multe che si garantirà maggiore sicurezza sulle nostre strade – afferma il presidente Gabriele Melluso – Allo stesso modo siamo certi che un piano educativo biennale nelle scuole superiori rivolto alla sicurezza stradale possa dare più risultati di un aggiornamento delle sanzioni amministrative. Per questo rivolgiamo un appello al governo Meloni affinché blocchi l’aggiornamento delle sanzioni così come fatto per gli ultimi due anni, ed eviti l’ennesima stangata a carico degli automobilisti italiani”.
L’UNC AVVERTE: “SI RECUPERANO I RINCARI NON FATTI DAL 2020 A OGGI”
Dal primo gennaio 2025 dunque si rischia una stangata senza precedenti sulle multe stradali, con un rialzo che potrebbe arrivare al 17,6%. Nel 2022, infatti, il Governo con la Legge di bilancio del 2023 (articolo 1, comma 497, Legge 29 dicembre 2022 , n. 197), “in considerazione dell’eccezionale situazione economica … per gli anni 2023 e 2024” aveva solo “sospeso l’aggiornamento biennale delle sanzioni amministrative pecuniarie” previsto dall’articolo 195 del Codice della strada (decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285), non lo aveva annullato.
In teoria, quindi, ora le multe potrebbero essere adeguate non solo rispetto alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati degli ultimi due anni ma potrebbero essere recuperati anche i due anni precedenti, dal 2020 al 2022. In tal caso, se prevalesse questa interpretazione, considerando l’ultimo indice dell’indice Foi disponibile, quello di settembre 2024, il balzo arriverebbe addirittura al 17,6 per cento