Se Avezzano fosse un logo quale simbolo o luogo della città rappresenterebbe al meglio il capoluogo marsicano? Potrebbe addirittura bastare una solo parola per descrivere una città intera ed una comunità profondamente legata al territorio, alle sue origini e alla sua storia.
Per esempio una parola in dialetto come Avezzan, addimà, ngool, carfatt, nieì, levte’s, stappost, zittpò, addò, giraecc e accost.
Questa è l’ingegnosa idea di Maicol Palumbo, art director e autore grafico, appassionato di pubblicità creativa. Un’idea innovativa, sorprendente e anche divertente che centra pienamente il bersaglio, descrivere e valorizzare la città di Avezzano con un logo pubblicitario attraverso il suo dialetto.
Così nella sua creatività, originalità e fantasia Palumbo ha realizzato una serie di loghi unici costituiti da parole in dialetto avezzanese, riprodotte sotto forma di pubblicità creativa, che sulla sua pagina Facebook hanno riscosso molto successo. Ogni parola scelta rappresenta a pieno la città, gli avezzanesi e le loro origini.
Il dialetto avezzanese è una parlata popolare, spontanea e strettamente legata al folklore. Per fortuna i dialetti in Italia sono ben lontani dalla scomparsa; oggi infatti nel parlato, nello scritto, nell’uso dei media, dei cellulari e dei computer emerge una loro rinnovata vitalità. Non sono una corruzione della lingua italiana ma sono espressione vivente e spontanea della tradizione.
Una tradizione che ad Avezzano evidentemente è ancora molto sentita. E dal notevole riscontro avuto sul web della geniale idea di Palumbo sembra che nessun simbolo o luogo della città appare più appropriato di una parola in dialetto avezzanese per rappresentare un’intera comunità.
Maicol Palumbo