Alluvione in Emilia-Romagna: dichiarato lo stato d’emergenza e stanziati 10 milioni di euro

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, ha dichiarato, nel corso della riunione del 4 maggio 2023, lo stato di emergenza per la Regione Emilia-Romagna in conseguenza delle avverse condizioni meteorologiche che, a partire dal 1° maggio scorso, hanno colpito il territorio delle province di Reggio-Emilia, di Modena, di Bologna, di Ferrara, di Ravenna e di Forlì-Cesena. Lo stato di emergenza è stato deliberato per 12 mesi. In attesa della valutazione dell’effettivo impatto dell’evento, il Consiglio dei Ministri ha stanziato 10 milioni di euro per l’attuazione dei primi interventi.

Gli eventi che hanno colpito l’Emilia-Romagna nei giorni scorsi hanno determinando una grave situazione di pericolo per l’incolumità delle persone e per la sicurezza dei beni pubblici e privati, tanto che il 3 maggio il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare ha firmato la dichiarazione dello stato di mobilitazione del Servizio nazionale della protezione civile a supporto delle strutture regionali, in previsione della dichiarazione dello stato di emergenza.

Il Sistema regionale di protezione civile continua a essere pienamente attivo, per garantire l’accoglienza e il supporto alle famiglie temporaneamente evacuate, un costante presidio del territorio, per mappare i rischi e i problemi alla viabilità locale ancora presenti sul territorio determinati, soprattutto, da smottamenti di versanti e frane, e per realizzare gli interventi di messa in sicurezza.

Al momento, sono oltre 160 gli operatori a supporto dei sistemi locali. Su richiesta della Regione Emilia-Romagna, infatti, sono state attivate le colonne mobili regionali di Toscana e Veneto e squadre di otto diverse organizzazioni di volontariato (Anai, Anpas, Cisom, CRI, Fir-Cb, Misericordie, Modavi, Prociv Arci) che stanno arrivando sul territorio per affiancare il personale regionale già dedicato nelle attività di pulizia e ripristino di strade ed edifici.

Fonte: Dipartimento di Protezione Civile

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