Avezzano – Violenze ai danni di ragazze, furti, danneggiamenti e degrado, testimoniato talvolta anche dai resti di bivacchi, involucri di stupefacenti o siringhe. È lunga la sequela di brutti episodi che riguardano alcune delle aree più frequentate della città, eppure anche le più esposte. “Vedete? Sono arrivato giusto in tempo, intanto i danni li aveva fatti, ma se non fossi tornato alla macchina perché avevo dimenticato il cellulare, sarebbe andata peggio”.
A parlare è un cittadino che ha sventato un furto, l’ennesimo ci dice, ai danni della sua vettura, mentre ci mostra i segni dei tentativi d’effrazione. Intorno, un’ampia area buia, punteggiata da qualche albero scheletrico, radi fasci di luce e le sagome di malmesse strutture che avrebbero bisogno di più di una revisione, inclusa una vecchia rastrelliera per le bici. Non è la periferia di un malfamato centro suburbano, bensì piazza Matteotti, ingresso alla città per quanti arrivano via treno o anche, arrivati via autobus in piazzale Kennedy, volessero da lì affacciarsi direttamente sul centro cittadino. Le foto scattate nella zona, e allegate, non sono quelle di una fredda serata d’inverno.
Un giorno infrasettimanale, magari, in cui la gente sta perlopiù a casa. È invece un sabato sera primaverile all’ora dell’aperitivo, quando chi può si regala una passeggiata e magari una sosta nei bei locali del centro. L’ideale sarebbe poter lasciare l’auto nel parcheggio adiacente all’ufficio postale, se non fosse altamente sconsigliabile, visto il numero esponenziale di furti segnalati. Spesso, come ci dicono alcuni residenti, neanche denunciati, sebbene sarebbe più che opportuno farlo, anche laddove le speranze di rintracciare i malfattori fossero minime. Diversi, anche negli ultimi giorni, gli episodi di violenza avvenuti nell’area, malgrado l’impegno senza sosta – e spesso con pochi mezzi, compensati da molta dedizione – da parte delle forze dell’ordine.
“I lampeggianti dei vigili si sono visti per qualche tempo, ma dovrebbe esserci una presenza fissa, provvedimenti che servano davvero”, dicono residenti e commercianti, “bisognerebbe poter attraversare ogni zona della città tranquillamente, parcheggiare per fare una passeggiata, un acquisto, ma ancora di più in una zona a un passo dal centro come questa. Invece tra piazza Matteotti e corso della Libertà e vicinanze ne succedono di tutti i colori, certe volte sembra una terra di nessuno”.
Nel panorama serale di piazza Matteotti, basta un colpo d’occhio per rendersi conto che già solo recarsi a fare un prelievo al postamat, nelle ore di buio, potrebbe rappresentare un problema, in particolare per una donna da sola. Più volte i residenti della zona hanno invocato interventi incisivi: intanto luce, illuminazione efficace in più punti, telecamere e, perché no, invece di confinare postazioni di vigili in palazzi storici, valutare l’opportunità di istituire nell’area un presidio fisso, che magari duri un po’ più del tempo di far fare due articoli celebrativi con foto e “breve giro di valzer” sui social.