Avezzano – Dopo l’inizio della Fase 2 dell’emergenza sanitaria gli avezzanesi sono tornati a vivere la Riserva Naturale del Monte Salviano, nel rispetto delle norme anti contagio. Molti i fedeli che, come ogni anno nel mese di Maggio e fin dalle prime ore del mattino, si recano nel Santuario della Madonna di Pietraquaria in sua devozione, e tantissimi gli appassionati di sport che praticano attività all’aperto.

Quest’anno però la “via” per vivere la Riserva Naturale del Monte Salviano risulta trascurata, probabilmente complice il lockdown che non ha dato possibilità di manutenere l’area.

Dalle segnalazioni e le foto pervenute alla nostra redazione si vede chiaramente lo stato attuale dei luoghi.

“E’ tutto in condizioni pietose: erbacce, rami, fogliame in stato di decomposizione, segnali stradali coperti dalla vegetazione, asfalto nelle aree di sosta saltato, e tanto altro. Anche il percorso pedonale non gode di buona manutenzione. Alcuni tratti sono chiusi e transennati dal Comune e i pedoni che usufruiscono del percorso naturalistico sono costretti a passare lungo la strada asfaltata, diventando fonte di rischio” ci confida un cittadino.

“Non dimentichiamo che ci troviamo nella Riserva Naturale del Salviano” continua “e in questo periodo sono migliaia le persone che vi si recano per svolgere varie attività fisiche. È vero che quest’anno causa Virus non si è svolta la giornata ecologica, ma qui servono mezzi meccanici per sistemare il tutto. Gli enti preposti intervengano”

“Qualcuno si è dimenticato di questo luogo così importante per l’ambiente e per gli avezzanesi. Qualora vengano fatti i lavori tutto il materiale di risulta deve essere smaltito nelle isole ecologiche e non buttato nelle scarpate adiacenti alla strada asfaltata, diventando altamente infiammabile una volta secco. È più di qualche anno che la situazione è questa: degrado e abbandono” conclude il nostro attento osservatore.

“Luogo di fede e di cultura in armonia con la natura” questo è il motto della Riserva Naturale, un paesaggio bellissimo e il cuore verde della Marsica da tutelare e preservare come luogo di fede e come area protetta.