Raggomitolata
Come un gatto domestico
Al modo dolce
Davanti al focolare
Ascolto il rumore
D’obliqui ruscelli
Nella pioggia che batte
Grigia di là dai vetri.
Assorta nell’aria stravolta
E decrepita sulla fiamma afra
Di tenero abete penso
Che sarebbe ragionevole
Non desiderarti più
Gettare acqua nella passione.
Oh agognato oblio!
Anche il cielo immoto
Fuori dalla stanza
Tornato sereno
Ascolta arreso
La mite allegria del silenzio
Che ancora parla di te.
(A te madre, creatura così mirabilmente terrena da essere celeste).