Diego Dalla Palma porta al Teatro dei Marsi il suo spettacolo “bellezza imperfetta, fra vacche e stelle“. Un regalo che ha fatto alle persone che hanno deciso di uscire di casa, tra la nebbia ed il freddo di Avezzano, per andare a vedere il suo progetto teatrale. Il lungo applauso finale lascia intendere il reale apprezzamento degli spettatori: non è un battito di mano di circostanza, è un applauso sincero e spontaneo che proviene dal cuore.
Diego Dalla Palma sul palco si è messo a nudo: sono racconti di una persona cara davanti il camino in una fredda serata d’inverno, il suo fare lascia addirittura dubitare che sia uno spettacolo scritto e studiato. Non sembra di stare a teatro, ma nel salotto di casa. La narrazione tocca corde profonde, il pubblico è immerso ed incantato dalle sue parole. Forse è il fare di Diego sopracitato, forse sono le parole utilizzate e la cruda sincerità, o forse è un misto di tutto questo, ma alla fine sono tutti commossi. Altissima la qualità del prodotto. Perfette anche Vera Dragone e Livia De Romanis al violoncello. L’intero percorso teatrale è dedicato alla madre, alla quale era molto legato.
Diego Dalla Palma il significato di bellezza lo conosce bene. Imprenditore di fama internazionale, è considerato dai più uno dei più grandi truccatori a livello mondiale. Ha iniziato a lavorare a diciotto anni a Milano, come costumista e scenografo in alcune produzioni teatrali, specializzandosi nel frattempo anche come truccatore. In questo spettacolo decide di raccontare il suo concetto di bellezza, fatto di unicità. Si avvale di sei elementi per raccontare la sua bellezza, vissuta attraverso il rapporto con la madre Agnese. Tali elementi sono presentati ognuno da degli aforismi scritti appositamente da Pietrangelo Buttafuoco, Aldo Cazzullo, Paolo Crepet, Antonio D’Orrico, Massimo Gramellini e Stefano Zecchi.