Lecce Nei Marsi – Il Sindaco Gianluca De Angelis con l’accordo di altri 12 sindaci della Marsica stanno adottando provvedimenti per evitare lo spopolamento dei piccoli paesi. Una tematica molto importante per i politici di oggi che in qualche maniera vogliono dare uno spiraglio a questi comuni che stanno sempre più in sofferenza.
C’è una strategia in campo Nazionale delle aree interne, ne sono state individuate 72 in tutta la Nazione. Con una delibera della Giunta Regionale Abruzzo ne sono state individuate 5, Valle del giovenco, con i comuni di Lecce nei Marsi, Gioia, Ortucchio, Pescina, San Benedetto, Ortona Dei Marsi e Bisegna.
Nella Vallelonga e nella Valle Roveto ci sono Balsorano, Morino, San Vincenzo e Civita. A disposizione ci sono 3 milioni e 700 mila euro di cui il 50% provengono dalla legge di stabilità del 2018 e la restante 50% provengono da finanziamenti della Regione Abruzzo.
Per evitare lo spopolamento sono stati individuati tre servizi essenziali per la vita umana: trasporto, sanità e istruzione che devono essere potenziati e sono in fase di redazione della strategia vera e propria.
Con il dipartimento della coesione e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la responsabile la Dottoressa Sabrina Lucatelli è stato formato un comitato di tecnici che sostengono e supportano la redazione di questa strategia di potenziamento dei tre servizi per cercare di convincere chi vive in questi territori a restare, garantendogli i trasporti sulla sanità e sull’istruzione, questi i temi fondamentali e molto delicati che vanno in qualche maniera a occuparsi delle famiglie e dei propri figli. Oltre a questo si deve pensare anche a uno sviluppo locale e ad un incremento del turismo valorizzando le bellezze naturalistiche invidiabili nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Un progetto ecosostenibile per un turismo lento e non dirompente, un turismo che va in qualche maniera a rispettare i luoghi e a rispettare tutte quelle norme che esistono per la salvaguardia di questi splendidi posti, come la Faggeta Vetusta riconosciuta come patrimonio “DELL’ UNESCO”, per la quale si stanno organizzando delle passeggiate per ammirare le bellezze naturalistiche e cercare di capire quali sono le potenzialità per tutelarlo e incrementarlo sempre nel rispetto delle norme.
I i tre servizi essenziali:
- Organizzando con i dirigenti scolastici dei vari Istituti Comprensivi, con i professori e tutto il Corpo Docente, un progetto per avere una didattica integrativa rispetto a quella nazionale e formativa per i propri figli, creando delle aule multimediali dove i ragazzi si incontrano.
- Un potenziamento di trasporti per far percepire al cittadino di essere vicini ai centri di interesse come Avezzano potenziando tutti i collegamenti con mezzi un po’ più piccoli e trasporti a chiamata, per prenotare il proprio il viaggio soprattutto per i tanti anziani che in qualche maniera non riescono a raggiungere gli ospedali.
- Una sanità più vicina al cittadino con l’assistenza medica dei medici di base che possono raggiungere soprattutto le persone anziane più fragili e visitarle per abbattere quei tempi di percorrenza per l’emergenza urgenza.
Da Lecce nei Marsi per arrivare al pronto soccorso di Pescina ci vogliono 10 minuti, mentre da Ortona dei Marsi oppure dalla Valle Roveto ci vuole molto di più in quanto molto più distanti, quindi è necessario potenziare i servizi di trasporto e i presidi di Pescina e di Gioia dei Marsi.
Nella Valle Roveto c’è un Progetto per creare una casa della Salute a Balsorano, con lo scopo di far sentire i cittadini più vicini alla sanità.
Il percorso è abbastanza complicato però da parte dei 12 sindaci che fanno parte dell’area interna c’è la massima disponibilità, infatti è stato creato un gruppo di lavoro che si incontra settimanalmente con un gruppo di tecnici ad oc, il tutto per ridurre lo spopolamento dei piccoli centri.
Il Sindaco De Angelis spiega il perché dell’interesse a impedire la scomparsa dei piccoli centri, spiegando che a differenza delle grandi città dove è possibile trovare tutto ciò di cui si può avere bisogno, nei piccoli centri c’è il senso di aggregazione sociale, di maggior rispetto per il prossimo, di scambio che nelle città si è perso e questi valori che ancora sono vivi bisogna impedire che si spengano.
Per il sindaco De Angelis lavorare come amministratore è una missione in quanto, per la maggior parte dei casi, si tratta di risolvere problemi e per farlo devi avere la passione, diversamente diventerebbe una “mission impossible”.
Dice testualmente “bisogna fare di un piccolo comune una missione, questo è un appello un po’ a tutti coloro che hanno in mente di ricoprire cariche elettive quali sono quelle dei Consigli Comunali, per farlo bisogna avere molta passione, molta dedizione, occorre, come dire, rispettare la volontà del Popolo perché il popolo ci ha eletti e nel mandato affidatoci per 5 anni, abbiamo il dovere di rappresentarli e dobbiamo farlo nella maniera più trasparente possibile, individuando quello che è il bene comune. Una cosa importante, è fondamentale la parola “bene comune” un piccolo insieme di due parole che racchiude tutto un discorso molto molto molto complesso”.
Dal punto di vista amministrativo tutto questo verrà messo in atto con la sottoscrizione di un accordo di programma quadro che consentirà all’Amministrazione di poter mettere in campo le prime misure.
Il Sindaco De Angelis prende l’impegno di aggiornarci dello sviluppo di questo interessante progetto affinché il cittadino sappia come si evolverà il tutto.
Video di Manuel Conti