L’Inps ha pubblicato nel messaggio n.1169 del 19 marzo 2021 le istruzioni per l’accesso alla pensione dei lavoratori che hanno svolto mansioni usuranti o gravose.
Restano fissi i requisiti necessari sia al conseguimento del trattamento pensionistico di vecchiaia (66 anni e 7 mesi), sia per quello anticipato (41 anni e 10 mesi per le donne, 42 anni e 10 mesi per gli uomini) per le seguenti categorie:
– i lavoratori dipendenti che svolgono da almeno 7 anni nei 10 precedenti il pensionamento le professioni specificate con decreto 5 febbraio 2018 del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali (mansioni usuranti), in possesso di un’anzianità contributiva pari ad almeno 30 anni;
– i lavoratori addetti a lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, che soddisfano le condizioni di cui ai commi 2 e 3 dell’art. 1 del decreto legislativo n. 67 del 2011 e sono in possesso di un’anzianità contributiva pari ad almeno 30 anni
Le domande di riconoscimento dello svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti, con riferimento ai soggetti che perfezionano i prescritti requisiti nell’anno 2022, devono essere presentate entro il 1° maggio 2021.
L’istituto precisa che la domanda può essere presentata anche dai lavoratori dipendenti del settore privato che hanno svolto lavori particolarmente faticosi e pesanti e che raggiungono il diritto alla pensione di anzianità con il cumulo della contribuzione versata in una delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi.
Si sottolinea che la presentazione della domanda di riconoscimento del beneficio oltre il termine del 1° maggio 2021 comporta il differimento della decorrenza del trattamento pensionistico anticipato pari a:
– un mese, per un ritardo della presentazione inferiore o pari a un mese;
– 2 mesi, per un ritardo della presentazione superiore a un mese e inferiore a 3 mesi;
– 3 mesi, per un ritardo della presentazione pari o superiore a 3 mesi