Ortucchio – La data del 5 gennaio 2020, per un ortucchiese in particolare, ma un po’ per tutta la comunità, sarà una data speciale. Ugo Gigli compirà cento anni fra l’abbraccio di tutto il paese e dei suoi familiari.
Ugo nacque nel 1920 e durante questo secolo non ha sempre attraversato periodi facili. Da giovane, nel 1940, fu chiamato alle armi in occasione della Seconda Guerra Mondiale e combatté sul fronte libico dove, ben presto, fu prigioniero di guerra dell’esercito inglese.
Questo il primo grande ostacolo della sua vita, le condizioni dei catturati nei conflitti bellici sono sempre difficili e disumanizzanti, ma Ugo riuscì a tornare in Italia, a Napoli, nel maggio del ’46.
Sposò Assunta D’Aurelio ma ancora una volta dovette allontanarsi dal proprio paese, stavolta per questioni di lavoro. All’epoca erano tanti gli italiani costretti a cercare fortuna fuori dallo stivale, e “la pellicola”, così è soprannominato dai compaesani, si trasferì in Svizzera, nel 1959, dove, per venticinque anni, svolse la mansione di giardiniere.
Se ad Ortucchio si chiede di lui, tutti lo descrivono come una persona mite, silenziosa, rispettosa, tenace ed empatica e forse è proprio per queste sue caratteristiche che tutta la comunità lo omaggerà, domani, con una bella manifestazione in suo onore, con una Santa Messa alle ore 10:30 e con tanto di fuochi d’artificio.
Ad organizzare il tutto ci ha pensato la sua famiglia: la moglie, Assunta, i suoi quattro figli, i nove nipoti ed i tre pronipoti grazie anche alla collaborazione della Locale Sezione A.N.A.
Il coordinatore dell’evento sarà Mario Gigli, suo nipote, che lo ha “consacrato”: <<un monumento umano, una quercia centenaria che ha resistito alle intemperie ed ai venti della vita.>>
Oltre a Mario Gigli, interverranno anche il sindaco di Ortucchio, Raffaele Favoriti, e alcune autorità militari tra le quali il responsabile A.N.A. Abruzzo.