Abruzzo – Dopo oltre un quarto di secolo, il Gran Sasso riacquista un pezzo della sua storia. Domani, 7 Novembre, verrà riposizionato sul massiccio appenninico l’ex Bivacco Lubrano, una struttura di fondamentale importanza per gli amanti della montagna, distrutta da una violenta bufera nel 1999.
Grazie a un’importante operazione congiunta, coordinata dall’Agenzia regionale di Protezione Civile dell’Abruzzo, il bivacco verrà riposizionato nella sua originaria collocazione.
Un elicottero Chinook CH-47F dell’Esercito, appositamente equipaggiato per il trasporto di carichi pesanti in alta quota, sarà impiegato per trasportare la nuova struttura in metallo, dalle dimensioni di 6×3 metri e dal peso di 26 quintali, fino alla sua destinazione finale: il promontorio che sovrasta il Vallone della Fornaca, a quota 1815 metri.
L’iniziativa è frutto della partecipazione attiva di numerosi soggetti pubblici e privati. Tra i principali sostenitori figurano la ditta Unirest e lo Studio Due, entrambe dell’Aquila, il Comando Militare Esercito Abruzzo e Molise, il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico – Stazione dell’Aquila, la Guardia di Finanza e il Reparto Volo dei Vigili del Fuoco di Pescara.
Inoltre, l’iniziativa ha ricevuto il patrocinio di numerosi enti, tra cui l’Università dell’Aquila, la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila, la Banca Nazionale del Lavoro (BNL-PARIBAS), la Regione Abruzzo, i soci del Club 2000 e l’Associazione Costruttori Edili dell’Aquila (Ance).
“Il nuovo bivacco” spiega la Protezione Civile in una nota “che sarà intitolato alla memoria di Piergiorgio Desiati, tecnico del Soccorso Alpino e Speleologico Stazione dell’Aquila, rappresenterà un rifugio sicuro per escursionisti e alpinisti e un simbolo della resilienza e della passione che unisce chi ama la montagna“.