Domenica da incubo per il trasporto ferroviario: lo sciopero senza fasce di garanzia cancella quasi tutti i treni

Domenica nera per il trasporto ferroviario. Sulla linea ferroviaria Avezzano – Roma solamente due treni hanno percorso l’itinerario previsto nella sua interezza, senza essere limitati o cancellati: il treno regionale 4515 ed il regionale 4544, seppur arrivati in ritardo.
In ambedue le direzioni sono stati cancellati gli ultimi treni serali, comportando i disagi del caso ai pendolari. Lo sciopero è stato senza fasce di garanzia.

Non è bastata la minaccia di precettazione del ministro dei trasporti Matteo Salvini. “Se verranno organizzati altri scioperi senza fasce di garanzia, che rovinano la giornata a milioni di italiani togliendo il diritto alla salute, al lavoro e allo studio, interverrò direttamente come previsto dalla legge. Lo sciopero selvaggio, come quello accaduto di recente, non sarà tollerato” aveva dichiarato solamente pochi giorni prima Salvini, in riferimento allo sciopero senza fasce di garanzia che due venerdì prima aveva messo in ginocchio i pendolari. Ieri le parole del ministro non hanno sortito alcun effetto ed i sindacati hanno svolto l’agitazione come da loro prevista.

Di seguito la lista dei treni che sono partiti, la maggior parte hanno subito limitazioni nel percorso. Tutti gli altri treni sono stati cancellati.

Treno regionale 4515 (Sulmona 6:19 – Avezzano 7:11 – Roma Termini 8:45) arrivato a destinazione con 34 minuti di ritardo, treno regionale 4165 (Pescara Centrale 7:30 – Avezzano 9:18 – Roma Tiburtina 10:55) cancellato da Avezzano a Roma Tiburtina, treno regionale 4171 (Pescara Centrale 14:38 – Avezzano 16:36 – Roma Termini 18:25) cancellato da Avezzano a Roma Termini, Treno Regionale 4544 (Roma Termini 9:03 – Avezzano 11:06) con 17 minuti di ritardo, treno regionale 4266 (Roma Termini 16:40 – Avezzano 18:19 – Pescara Centrale 20:07) cancellato da Roma Termini a Avezzano e da Sulmona a Pescara, treno regionale veloce 4168 (Roma Termini 18:47 – Avezzano 20:20 – Pescara Centrale 22:14) cancellato da Roma Termini a Sulmona.

LE MOTIVAZIONI DELLO SCIOPERO

I sindacati avevano diffuso questo comunicato per giustificare lo sciopero di ieri. “USB conferma lo sciopero di 24 ore del personale ferroviario indetto dalle ore 21.00 del 23 alle ore 20.59 del 24 novembre prossimo, che coinvolgerà tutto il personale delle società del Gruppo FSI e delle altre aziende che operano nel settore ferroviario sul territorio nazionale.

Uno sciopero indetto più di 30 giorni fa, al cui si è aggiunta anche l’adesione da parte dell’Assemblea Nazionale del personale di macchina e bordo, che si colloca dentro la vertenza per il rinnovo contrattuale nazionale delle Attività Ferroviarie, portato avanti da un fronte ampio di sigle di base e che vede da mesi una grande partecipazione di tanti ferrovieri. Una vertenza che ricomprende le istanze di tutte le categorie del settore ferroviario che da anni si battono contro il peggioramento costante delle loro condizioni di lavoro.

I ferrovieri, infatti, reclamano un contratto migliore a tutela della salute e della sicurezza, ma anche per recuperare la perdita del potere di acquisto dei loro salari causato dai rinnovi contrattuali, assolutamente inadeguati, degli ultimi due anni e dalla folle economia di guerra. Un CCNL che garantisca oltre a turni meno stressanti, sicurezza e incolumità sul lavoro, per smettere davvero di piangere ferrovieri morti.

Soprattutto, i ferrovieri reclamano una partecipazione attiva alle sorti del loro contratto, con la loro piattaforma frutto di una grande discussione democratica, che non sono più disposti a delegare una rappresentanza fatta di sindacati che non li rappresentano e di RSU decadute da 6 (sei) anni e mai rinnovate.

Tantomeno intendono aspettare che qualcuno decida di presentare un contratto preconfezionato magari nel solco di quella moderazione salariale che sta impoverendo i lavoratori italiani da almeno 30 anni.

Per questi motivi, la decisione giusta è quella di proseguire nella lotta, confermando lo sciopero nazionale, anche a fronte dell’assoluta chiusura alle nostre sacrosante richieste da parte delle associazioni datoriali. Le quali altro non sanno fare che chiedere aiuto alla commissione di garanzia per provare a fermare l’ondata di grande adesione agli ultimi scioperi.

Infatti, puntuale come la pioggia di autunno, la commissione è corsa in aiuto delle associazioni datoriali, procedendo a aumentare i servizi minimi garantiti con una interpretazione capziosa della normativa, abusando per l’ennesima volta delle prerogative previste dalla legge.

Non sarà così che si fermeranno le lotte e i ferrovieri, nel modo compatto come hanno fatto finora, sapranno dare un altro pesante segnale a tutela reale dei loro salari, dei loro diritti e della loro salute e sicurezza”.

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