Domenica di carta: presso l’Archivio di Stato dell’Aquila il ricordo del disastro del Vajont a 60 anni dalla tragedia

L’Aquila – Il 9 ottobre 1963 poco dopo le dieci e mezzo di sera 260 milioni di metri cubi di roccia si staccano dal Monte Toc e precipitano nel bacino artificiale della diga del Vajont, provocando un’onda gigantesca che scavalca la struttura e travolge i paesi di Erto, Frassen, San Martino, Col di Spesse, Il Cristo, Casso, Pineda, Ceva, Prada, Marzana, Longarone, Codissago, Castellavazzo, Villanuova, Pirago, Faè e Rivalta. I morti sono quasi duemila.

Nella sede dell’Archivio di Stato sarà esposta una mostra documentaria che illustrerà la vicenda a partire dalla costruzione della diga fino al procedimento penale instaurato a seguito del disastro. Verrà messo in luce il legame creatosi tra la città dell’Aquila e le popolazioni interessate dalla tragedia attraverso la documentazione dell’Archivio del Comune dell’Aquila e gli articoli apparsi sulla stampa di quegli anni.

Il percorso espositivo mostrerà indirettamente la stringente somiglianza tra la tragedia del 1963 e quella del 2009, cementando e rinnovando il rapporto di solidarietà e di comunanza tra L’Aquila e le cittadine dell’area del Piave. La mostra è realizzata in sinergia con l’Archivio di Stato di Belluno.

Sarà ancora possibile visitare la mostra documentaria “La veste pubblica della città. Apparati e pratiche per cerimonie e accoglienze”. Archivio di Stato dell’Aquila, via Galileo Galilei n. 2 – Nucleo industriale di Bazzano – L’Aquila. 8 ottobre 2023, ore 9-19.

Fonte: Archivio di Stato dell'Aquila

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